Crack Mondialfruit, Giorgio Corbelli respinge le accuse mosse dal Pm in aula
L'ex presidente del Brescia Calcio e fondatore di Telemarket è stato il primo a rispondere alla domande del pubblico ministero e lo ha fatto ricostruendo i passaggi contestati e circostanziando gli scambi con Agnellini
La vicenda giudiziaria che ha investito l'azienda Mondialfruit si arricchisce di un nuovo capitolo riguardante il riciclaggio dei 30 milioni di euro.
Ieri è cominciato l'esame dei nove imputati. Il primo, e per il momento unico, a rispondere alle domande in aula è Giorgio Corbelli, ex presidente del Brescia Calcio e fondatore di Telemarket. Le indagini si basano su un complesso scambio di quadri d'autore, tra i quali anche opere di Fontana e di Warhol, e denaro, per cercare di ripulire il maltolto sottratto agli istituti bancari. Alle domande del Pm, Corbelli ha risposto ricostruendo i passaggi contestati e circostanziando gli scambi con Agnellini, un gallerista, spiegando che di conoscerlo da tempo. I favori, come gli assegni post datati, era quindi una normalità, mentre avrebbe dichiarato di non conoscere gli altri imputati.