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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Corteo antiabortista a Verona: «Sboarina chiarisca la sua posizione»

Le opposizioni chiedono al primo cittadino e all'amministrazione comunale di esprimersi sulla manifestazione programmata per sabato 24 novembre, mentre vengono rinnovati gli appelli alle autorità scaligere affinché non concedano l'autorizzazione

Il Grand Hotel Des Arts di corso Porta Nuova alla fine ha negato la sala, ma il tanto discusso convegno "Verona, Vandea d'Europa" si farà, almeno stando a quanto riferito da Forza Nuova, così come il corteo previsto sempre per la giornata di sabato per chiedere l'abolizione della legge 194, quella che consente l'interruzione di gravidanza
Un argomento che ha portato Verona alla ribalta dei media nazionali già nelle scorse settimane per la oramai famigerata mozione Zelger, che prevede una serie di iniziative per la prevenzione dell'aborto, la quale venne difesa a spada tratta dal sindaco Sboarina, per il quale non prevedeva "di abolire la 194, che è una legge dello Stato e va applicata. Non di limitare la libertà delle donne su un tema tanto delicato e una decisione tanto difficile". 

La discussione però ora si è spostata a tutti gli effetti su una richiesta di abolizione di tale legge e le opposizioni ora pretendono una chiara presa di posizione da parte del primo cittadino. 

Da un prima grave strumentalizzazione del tema dell’interruzione di gravidanza ad opera del cattolicissimo consigliere Alberto Zelger, in poche settimane siamo passati ad una strumentalizzazione ancora più grande, con l’intera galassia dei gruppuscoli della destra fascista e xenofoba del Nord Italia che ora bussa alle porte della città con l’intento dichiarato di continuare, qui da noi, ovviamente nel nome della Vita e della Religione, l’opera di diffusione dell’odio verso il diverso, sia esso migrante povero, donna emancipata, giovane progressista, omosessuale o quant’altro...

Credo che questa pericolosa escalation dovrebbe far riflettere in primo luogo il Sindaco di Verona sui rischi che si corrono quando si riducono a propaganda politica temi sociali delicati. Delle due l’una: o Sboarina mentiva davanti alle tv nazionali quando dichiarava che le mozioni Zelger non erano contro la Legge 194, oppure Forza Nuova, che la legge 194 vuole abolire per consentire la proliferazione della razza italica, ha sbagliato città… E chi meglio del Sindaco può chiarire l’equivoco?

Inoltre, con la stessa severità con la quale in occasione della citata mozione sono state bacchettate le scelte del Pd, accusato di dare poco spazio alla sensibilità cattolica, ci piacerebbe che il mondo cattolico – oggetto di espliciti, quasi sfacciati, ammiccamenti da parte degli estremisti – facesse sentire la propria voce su questa deriva che rischia di aprire le porte della città all’intolleranza.

Sarebbe un errore grave pensare di archiviare la manifestazione di sabato come una carnevalata fuori stagione. I leader di governo dell’Europa orientale a cui gli estremisti nostrani si ispirano, dal slovacco Marian Kotleba all’ungherese Lázló Toroczkai (che soltanto all’ultimo giorno ha annullato la sua presenza al convegno di Forza Nuova) sono uomini che usano il potere conferito dal sistema democratico per ridurre gli spazi di libertà dei cittadini e per infliggere sofferenze inutili e ingiuste a migranti, minoranze linguistiche, religiose ed etniche, donne ed omosessuali, in barba ad ogni principio di carità cristiana...

Queste le parole del segretario del Partito Democratico di Verona, Luigi Ugoli, a cui fanno seguito quelle del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, il quale rinnova anche l'appello alle autorità scaligere per vietare la manifestazione prevista per il pomeriggio, così come già avvenuto a Milano. 

Forza Nuova, sabato a Verona, con un convegno ed una manifestazione potrà liberamente esprimere il proprio fascismo, con un violento attacco alla legge 194 , alle donne e a chiunque si discosti da una visione della società che in tempi non dissimili dall’attuale, portarono ai campi di sterminio.

Alla faccia che l’intento della mozione antiabortista d Zelger non era di superare la legge 194 ma di migliorarla! Quell’iniziativa, sposata e difesa dal sindaco di Verona Federico Sboarina e dal suo movimento Battiti, ha scatenato i peggiori rigurgiti fascisti. La peggiore teppaglia politica nazionale e internazionale si è data appuntamento a Verona, non con l’intento di migliorare l’assistenza sanitaria e sociale a favore delle giovani in gravidanza, ma di privare tutte le donne del fondamentale diritto di scelta che la Legge 194 garantisce, secondo l’obiettivo “politico” di dare più figli bianchi alla Patria. Un progetto che fa rabbrividire e che ci catapulta nel più buio dei medioevo dei diritti.
Per questo motivo, la coalizione di Verona e Sinistra in Comune ha aderito agli appelli inoltrati al Questore e al Prefetto di Verona dalle associazioni per i diritti delle donne per chiedere di vietare la manifestazione fascista di Verona portando ad esempio quanto già deciso dalla Questura di Milano che al comitato contro la 194 ha consentito soltanto un presidio isolato. Inoltre aderiremo ai presidi democratici e antifascisti che si terranno in città.
Il prevalere della componente dichiaratamente fascista e liberticida di questa amministrazione era del resto prevedibile in considerazione della composizione della maggioranza del Sindaco, che vede nei consiglieri Bacciga e Zelger alcune delle punte di “diamante” del movimento repressivo di estrema destra.
Preoccupante che, per adesione ideologica o per paura di perdere i voti degli impresentabili (sarebbe bene che Sboarina chiarisse), il Sindaco e l’amministrazione non abbiano il coraggio di esprimersi sulla proposta che i fascisti vogliono lanciare da Verona. Nel silenzio dell’amministrazione, in questi giorni Verona sembra essere terra di nessuno... Come coalizione Sinistra-Verona in Comune riteniamo che Questore e Prefetto debbano negare a Forza Nuova la manifestazione di Sabato 24 novembre innanzitutto perché si ravvede in ciò la possibile ricomposizione del partito fascista e inoltre temiamo il rischio elevatissimo di violenze fisiche e verbali ai danni di tutte quelle soggettività che l’articolo 3 della nostra Costituzione prevede abbiano pari dignità sociale e che a Verona più e più volte , negli anni, sono state vittime di reiterate aggressioni.

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Dopo la protesta messa in campo giovedì all'hotel dove si sarebbe dovuto tenere il convegno, Non Una di Meno ha annuciato un flash mob contro il corteo di Forza Nuva che si terrà in piazza Isolo alle 15, trovando anche l'appoggio di Possibile, così come dichiarato dal fondatore Giuseppe Civati

Bisogna sostenere la battaglia di Non una di meno sulla rivendicazione dei diritti e contro le manovre oscurantiste del governo, sostenuto volentieri dai partiti neofascisti. Per questo domani sarò presente a Verona alla conferenza pubblica, e al flash mob organizzato, per ascoltare gli interventi e garantire un successivo impegno con Possibile in favore di quelle istanze. Proprio a Verona è in corso una saldatura di ultra conservatori cattolici ed estrema destra, con l'approvazione del ministro Fontana. Non è solo un fenomeno locale, è un laboratorio che sta progettando quel che si vuole riproporre su scala nazionale.

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