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Zaia: «Le restrizioni in Veneto funzionano, quindi le prolungheremo»

Nell'aggiornamento quotidiano, il presidente della Regione ha anche espresso preoccupazione per le case di riposo

Sono 88.864 i tamponi effettuati finora in Veneto per l'emergenza coronavirus. Il dato è stato fornito oggi, 28 marzo, dal presidente della Regione Luca Zaia nell'appuntamento che ogni giorno tiene anche attraverso il suo profilo Facebook per aggiornare i cittadini. Il dato dei tamponi non era stato inserito nel report mattutino redatto sempre dalla Regione Veneto e contenente i numeri dei cittadini posti in isolamento, contagiati e ricoverati a causa del virus. E un altro dato non inserito nel report, ma diffuso da Zaia da questa mattina è quello dei nuovi nati che ieri in tutto il Veneto sono stati 95. Un numero che non ha niente a che fare con i malati di coronavirus, ma che per Zaia è d'aiuto alla popolazione, per rendersi conto che la vita continua anche in questi giorni di emergenza.

E dopo i numeri, Luca Zaia ha comunicato le preoccupazioni legate alla pandemia. E la prima preoccupazione è per le case di riposo, un problema di gestione già segnalato in passato e che nel Veronese ha un caso emblematico nell'Ipab di Villa Bartolomea. «Pur non essendo di diretta competenza della Regione, sentiamo la responsabilità di vigilarle in modo più serrato dal punto di vista sanitario - ha detto Zaia - Gli ospiti delle case di riposo sono bersagli perfetti per il coronavirus, perché sono anziani e spesso con altre patologie. Bon vogliamo chiudere a chiave le strutture. Noi vogliamo salvare tutti i cittadini che si possono salvare. Quindi dobbiamo verificare che i casi positivi e i casi negativi di coronavirus siano ben separati nelle case di riposo e che la sicurezza sia garantita per tutti, lavoratori compresi».

Ma oltre alle preoccupazioni, Zaia ha informato anche sulle sperimentazioni dei possibili farmaci contro il coronavirus. «Non solo Avigan - ha dichiarato il presidente della Regione - Siamo riusciti a far passare il protocollo della somministrazione dei farmaci sperimentali nei malati sintomatici a domicilio. Questi farmaci sono ad esempio la clorochina o l'idrossiclorochina. In questo modo, limiteremo ancor di più l'ospedalizzazione dei malati. 

L'ultimo tema toccato direttamente da Luca Zaia è quello delle limitazioni che tutti i cittadini sono costretti a rispettare per contrastare il diffondersi del coronavirus. «Cercherò di prolungare le restrizioni che abbiamo introdotto in Veneto - ha aggiunto - Ci sono dati positivi sulla chiusura dei supermercati la domenica e sul raggio dei 200 metri da casa in cui i cittadini si possono spostare. I veneti sono stati bravi a rispettare le regole e questo si vede nel modello matematico». Significa che il numero dei contagi in tutta la regione sono inferiori rispetto alle previsioni statistiche, che fino all'introduzione delle limitazioni erano sempre rispettate.

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