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Nuova ordinanza di Zaia: «Togliamo restrizioni: sì a vendita cibo d'asporto e ingresso nei cimiteri»

L'annuncio a sorpresa del governatore del Veneto Luca Zaia: «La nuova ordinanza in vigore dalle ore 15, sì al gelato d'asporto e alle fiorerie aperte»

Il governatore Zaia ha annunciato che nella giornata di ieri, giovedì 23 aprile, si è tenuta una videoconferenza con i governatori di tutte le regioni e ne è uscita l'esigenza di presentare al governo un documento condiviso in vista della "fase 2": «Io spero, - ha quindi detto Zaia - che si possa aprire tutto quello che si può considerare apribile. Ho ribadito anche che qui da noi il lockdown ormai non esiste più. C'è la volontà comunque di fare tutto con a fianco la comunità scientifica, il che significa portare avanti un'apertura che sia avvalorata dal punto di vista scientifico e che sia rispettosa delle linee guida, per la sicurezza dei lavoratori e di tutti gli operatori».

Il governatore del Veneto ha quindi fatto presente che rispetto allo scorso 13 aprile, oggi i dati parlano di ben 400 ricoveri in meno negli ospedali della regione, oltre a un calo di 115 terapie intensive per un totale di 130 pazienti gravi, vale a dire quasi la metà dei 245 ricoveri in terapia intensiva dello scorso 13 aprile. Zaia ha quindi sottolineato che «il trend c'è ed è merito senz'altro del rispetto delle restrizioni, ma penso sia anche doveroso prendere atto dei dati e vi annuncio quindi a sorpresa un'ordinanza nella quale abbiamo tolto tutte le restrizioni che potevano essere tolte».

Dati ricoveri e terapie intensive, confronto 13 e 24 aprile 2020

L'ordinanza regionale: sì cibo d'asporto, gelato incluso

La decisione, ha spiegato Zaia, deriva dai numeri, da quel «trend che dura ormai da due settimane e che ci fa dire si possono attivare ancora degli allentamenti, per quanto possibile e per quanto concesso dalla legge, perché ricordo che su apertura delle scuole e delle aziende è il governo ad avere competenza e non la regione». Il governatore ha poi però specificato che «i cittadini non devono leggere questa ordinanza come "è finita, andiamo tutti in piazza a far festa", perché non è così». Zaia ha spiegato che la nuova ordinanza prevede «pochi punti, ma chiari», eccoli di seguito:

1 - «È consentita la vendita di cibo da asporto. La vendida da asporto sarà effettuata ove possibile previa ordinazione online o telefonica, garantendo che gli ingressi per i ritiri dei prodotti ordinati avvengano dilazionati nel tempo e comunque negli spazi esterni, anche di attesa, nel rispetto del distanziamento di un metro tra avventori e con l'uso da parte degli stessi di mascherina e guanti, o garantendo l'igiene delle mani con idoneo gel igienizzante e consentendo all'interno del locale la presenza di un cliente alla volta, con stazionamento per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce. Gestore ed addetti devono essere muniti di mascherine e guanti, rimane sospesa la consumazione sul posto ed è confermata la possibilità di consegna a domicilio». Zaia ha quindi spiegato che nel proprio Comune «si potrà ad esempio andare a prendere il gelato d'asporto», sottolineando che anche i relativi spostamenti verso le gelaterie o altri esercizi commerciali di somministrazione di generi alimentari «saranno giustificati» dinanzi alle forze dell'ordine proprio «sulla base della nuova ordinanza». Il governatore del Veneto Zaia ha quindi rilevato che «anche i bar con questa ordinanza possono predisporre la vendita di alimenti d'asporto, come l'aperitivo che i clienti si portano via e consumano poi a casa. Prima il ristorante o bar, - ha specificato Zaia - portava a casa, ora può aprire la porta e consegnare in loco al cliente e così vale per tutti quelli che vendono cibo, pasticcerie comprese».

2 - «Revoca della disposizione restrittiva relativa alla vendita di abbigliamento per bimbi, cartolerie e librerie che quindi possono aprire non più solo due giorni alla settimana, ma in linea con il Dpcm vigente».

3 - «Per le opere pubbliche è ammessa l'esecuzione dei lavori ascrivibili in maniera prevalente alle categorie di seguito indicate, a prescindere dai loro codici Ateco, principali o secondari, intestati all'appaltatore e a condizione che questi sia in possesso della corrispondende qualificazione SOA: strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee ferroviarie, metropolitane, funicolari, piste aeroportuali e relative opere complementari, opere d'arte nel sottosuolo, dighe, acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere d'irrigazione e di evacuazione, opere marittime e lavori di dragaggio, opere fluviali di difesa e sistemazioni idrauliche e di bonifica, opere di ingegneria naturalistica, opere ristrutturali speciali e demolizione di opere».

4 - «Consentire le attività d'intervento sul patrimonio edilizio esistente secondo il regime della comunicazione asseverata, in poche parole - ha chiarito Zaia - i lavori edilizi sul patrimonio esistente, manutenzione ordinaria e straordinaria, o impiantistica».

5 - «È consentita la coltivazione del terreno agricolo per autoconsumo, anche all'interno di orti urbani e comunali nel rispetto degli oblighi di distanziamento di un metro, dell'uso della mascherina e delle norme igieniche».

6 - «È consentita la vendita in esercizi anche esclusivamente commerciali al dettaglio, quali fiorerie, di prodotti florovivaistici quali a titolo di esempio semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti». Zaia ha poi aggiunto che con l'avvocatura è ancora in via di definizione la possibilità d'inserire o meno nella nuova ordinanza anche la concessione di vendere piante nei mercati.

7 - «Sono consentiti i tagli boschivi anche per autoconsumo in presenza di un'effettiva situazione di necessità».

8 - «È consentito l'accesso ai cimiteri nel rispetto dell'obbligo di distanziamento di un metro tra le persone e l'uso di mascherine, guanti o prodotti igienizzanti per le mani». Zaia ha quindi specificato: «I cimiteri non sono mai stati chiusi, sono chiusi in virtù di ordinanze comunali, questa è una sorta di moral suasion (un "invito a correggere o rivedere" ndr) che ho voluto inserire nell'ordinanza, per quanto mi renda conto che la competenza è del sindaco e se decide di tenere chiuso non ho nulla da dire, però abbiamo un sacco di persone che ci chiamano che hanno perso mariti, mogli, figli e quindi faccio questo appello ai sindaci, apriamo i cimiteri e diamo modo ai cittadini di portare un fiore e fare visita i propri cari».

9 - «Sono consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto, all'ormeggio, nonché per prove, collaudo e consegna dell'imbarcazioni, nonché assistenza e sistemazione delle darsene per l'espletamento dell'attività ordinaria».

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha quindi specificato che le nuove misure contenute nell'ordinanza regionale entreranno in vigore «dalle ore 15 di oggi pomeriggio». Per tutte le materie non trattate direttamente nella nuova ordinanza, il presidente Zaia ha infine sottolineato che resta naturalmente in vigore la precedente ordinanza regionale, oltre alle misure nazionali e, dunque, tutti gli altri provvedimenti già predisposti. Sul tema dell'apertura o meno dei parchi pubblici, il governatore Zaia ha quindi aggiunto: «È una questione che deve essere affrontata e che condivido, ma ho condiviso anche la chiusura dei parchi perché evitare gli assembramenti è stato importante, poi credo che sarà via via praticabile anche perché oggi abbiamo una cultura condivisa, ad esempio, sul tenere la mascherina. Non li posso però aprire io i parchi perché la legge non me lo concede, se no li avrei aperti perché credo che i veneti siano responsabili».

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