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Sboarina e il filobus: «Rivedere lo scenario futuro, nessuno escluso». Oggi incontro Ati e Amt

Ore decisive per il progetto della filovia a Verona, il sindaco: «La pandemia ci ha posto nella situazione di rivedere quelle che sono le prospettive future per il filobus, nessuno scenario escluso»

Il sindaco di Verona Federico Sboarina ha inaugurato il punto stampa di oggi, martedì 16 giugno, ricordando la proclamazione del lutto cittadino previsto per domani quando nel pomeriggio alle 15 si terranno i funerali dell'ex assessore ai Servizi Sociali Stefano Bertacco. Il primo cittadino scaligero ha quindi affrontato il tema del cosiddetto "filobus" o filovia, ricordando l'incontro avvenuto lo scorso 3 giugno con la minsitra De Micheli e ribadendo la necessità oggi, a fronte del mutato scenario per i trasporti pubblici di massa a causa dell'emergenza Covid, di rivedere il progetto «nessuno scenario escluso».

Il sindaco Sboarina ha quindi riferito di un incontro avuto con i tecnici di Amt che hanno riportato, sulla scorta del confronto con il ministero dei Trasporti e relativi tecnici, la «grande disponibilità» dello stesso ministero verso il ripensamento dell'opera, accogliendo dunque la posizione espressa dal sindaco che mira a porre in evidenza «tutti gli effetti negativi avuti dalla pandemia sul progetto filovia». Il primo cittadino di Verona ha quindi rimarcato più volte che il progetto "filobus" non è un'idea dell'attuale amministrazione, bensì «è stato ereditato dalle precedenti amministrazioni», evidenziando inoltre che «i lavori erano stati appaltati» e la precedente amministraizone nell'ultimo periodo aveva «sottoscritto tutti i contratti determinando un percorso di non ritorno, fino al 23 di febbraio».

Da questa data in poi, con l'inizio cioè dell'emergenza coronavirus, il sindaco segnala il mutamento delle condizioni avvenuto e, dunque, anche la possibilità di ripensare «lo scenario futuro del filobus, nessuno escluso». In merito, nella giornata di oggi il sindaco Sboarina ha annunciato che si terrà anche l'atteso «incontro tra l'Ati e Amt al quale parteciperò anche io». Il primo cittadino ha ribadito quindi che «la pandemia ha determinato due grande problematiche: la prima è la criticità del trasposto pubblico locale e soprattutto quello di massa, in secondo luogo una situazione di criticità per le aziende in generale e in particolare per quella che aveva in carico i lavori per il filobus. Queste problematiche ci hanno posto nella situazione di rivedere quelle che sono le prospettive future per il filobus, ripeto, nessuno scenario escluso».

Il sindaco ha poi aggiunto: «Dell'ultimo progetto "filobus", quello che mi son ritrovato nel giugno/luglio del 2017, non è che non avessi recepito le criticità o i punti positivi e negativi, dico semplicemente che quel progetto alla fin fine non poteva non andare avanti. Chi strumentalmente oggi raccoglie le firme, non si rende forse conto, ma me l'hanno confermato la settimana scorsa al ministero che, arrivato a quel punto portato avanti dalla seconda amministrazione Tosi, non si poteva più tornare indietro. Oggi, però, - ha specificato il sindaco scaligero Federico Sboarina - con la pandemia e a fronte della situazione che si è generata nelle ultime settimane sto lavorando per avere una possibilità diversa. Il trasporto pubblico non è che deve essere cancellato, quindi possono essere costruite delle alternative. Non è che diciamo, "finisce il filobus e non si gira più col mezzo pubblico", no, perché sarebbe stupido dire o pensare queste cose, è chiaro però che la fotografia di oggi impone delle scelte mentre, sfido chiunque a dimostrare il contrario, il 22 febbraio prima dell'inizio della pandemia non c'era una possibilità di scelta, perché noi sul tavolo ci siamo trovati questo con tutte le sue criticità che partono da 18 anni fa».

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