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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il sindaco: «Serve una "visione" per la rinascita di Verona». Ass. Zanotto: «Troppe auto in giro»

Sboarina annuncia un incontro con le categorie economiche: «Dobbiamo essere i nuovi "costituenti" della rinascita economica di Verona». L'Ass. alla Mobilità Zanotto: «Vanno male i dati sul traffico veicolare, siamo tornati ai numeri di prima della chiusura totale in città»

«I dati di questa mattina parlano di 98 nuovi casi positivi e oltre 3mila complessivi per la provincia veronese, siamo poi purtroppo il territorio con il più alto numero di morti», così il sindaco di Verona Federico Sboarina nel punto stampa di oggi, giovedì 9 aprile, dedicato all'emergenza sanitaria. Il primo cittadino ha quindi aggiunto: «Tali dati ci dicono che non è ancora il momento di mollare, non è ancora giunta l'ora di abbassare la guardia». Il sindaco ha poi dato qualche informazione circa le strategie per la futura ripresa economica della città: «Convocherò questo pomeriggio una video conferenza per la prossima settimana con le categorie economiche della città, perché voglio raccogliere dai numeri che mi forniranno quelle che sono le considerazioni circa l'impatto negativo dell'emergenza e quali sono le loro previsioni sulla negatività che il coronavirus genererà sulla nostra economia».

I "costituenti" della rinascita economica di Verona

Il sindaco Sboarina ha poi ribadito un concetto al quale in questi giorni ha già dimostrato di tenere particolarmente: «Così come all'amministrazione comunale, chiederò anche ai rappresentati delle varie categorie economiche una "visione" per il futuro, perché questa non è una parentesi di qualche mese, il mondo dopo l'emergenza non sarà più uguale a prima e la nostra capacità dovrà essere quella di essere veloci e in grado di avere una progettualità per inserire in nuovi schemi tutti gli "asset" fantastici che abbiamo, dalla fiera all'Arena, l'agroalimentare, il turismo sul lago e le montagne. Dovremo tutti insieme, - ha detto il sindaco - porci come dei "costituenti" (nel senso di padri fondatori della Costituzione ndr), i costituenti della rinascita e della ripartenza della città di Verona. È fondamentale che quando si potrà ripartire, si abbiano già chiare le priorità e si sappia quali siano i progetti sui quali investire per ripartire, quali siano gli "asset" da valorizzare e come andranno valorizzati, con quali nuovi strumenti anche dal punto di vista della comunicazione, marketing e promozione». L'auspicio del sindaco di Verona è quindi quello che «proprio come nel secondo dopoguerra, a seguito di un momento difficile, arrivi anche una fase in cui chi avrà le energie per farlo potrà sfruttare le tante nuove opportunità che ci saranno, e per questo bisogna essere preparati».

Male i dati sul traffico, Zanotto: «Siamo tornati ai numeri di prima della chiusura totale»

Il primo cittadino scaligero ha quindi voluto ringraziare l'On. Vito Comencini e l'On. Alessia Rotta perché, pur avendo idee politiche differenti, hanno entrambi lavorato insieme affinché i cinque istruttori del Cai Verona potessero infine fare ritorno a casa, dopo essere rimasti bloccati per settimane in Tagikistan. Presente nel corso della conferenza stampa odierna anche il vicesindaco ed assessore alla Mobilità Luca Zanotto, il quale ha fornito i dati relativi al traffico veicolare in questi giorni a Verona: «Anzitutto sottolineo la necessità di continuare a rispettare le norme, un comportamento che ci aveva portato a vedere un calo drastico nei numeri all'inizio, ma che purtroppo è poi andato deteriorandosi. Devo infatti registrare che la centralina di via Torbido nella giornata di ieri, mercoledì 8 aprile, ha rilevato un traffico veicolare (5.458 veicoli) quasi pari a quello di venerdì 20 marzo (5.600 veicoli), quindi del venerdì precedente alla "chiusura totale". Questo vuol dire, - ha aggiunto l'Ass. Zanotto - il 20% in più rispetto al minimo storico (4.492 il 26 marzo), ciò significa quindi che dal punto di vista del traffico veicolare nella nostra città oggi si stanno muovendo troppi veicoli. Qualcuno avrà anche diritto di farlo per esigenze lavorative, ma resta che comunque i numeri che osserviamo sono esagerati rispetto al provvedimento di chiusura. Questo non è il sistema per fare prevenzione, il rischio è che la situazione si aggravi ulteriormente. Qualche lavoratore in più che circola sul territorio comunale potrebbe essere l’effetto del decreto del 26 marzo che aggiornava la lista delle attività produttive aperte. Ma l'attenzione deve rimanere altissima e in strada, in auto come a piedi, deve esserci solo chi si sposta per lavoro o per esigenze di stretta necessità. Nel weekend di Pasqua, ci aspettiamo un gran senso di responsabilità da tutta la cittadinanza».

I giovani a casa esempio virtuoso da seguire

A tal proposito il sindaco Sboarina ha sottolineato che «i controlli continuano, nella sola giornata di ieri sono state fermate 396 persone, di cui 5 sanzionate, oltre a 229 esercizi commerciali, nessuno dei quali trovato con irregolarità». Una nota di merito il primo cittadino l'ha poi voluta riservare ai giovani: «Dovremmo comportarci come stanno facendo i nostri giovani, forse perché più abituati e duttili nel gestire da casa i propri contatti con la tecnologia, ma se c'è una categoria di persone che meno si vede in giro oggi è proprio quella dei giovani. Spesso si dice, giustamente, di prendere esempio dagli anziani perché saggi, questa volta è giusto invece prendere l'esempio dal comportamento tenuto finora dai ragazzi e dalle ragazze». 

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