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Festival lirico, Sboarina: «La vera notizia è che in Arena per quest'estate abbiamo un programma»

«La vera notizia - ha spiegato Sboarina - è che l'Arena non perde la stagione, viene traslata quella programmata e se ne fa un'altra compatibile con le condizioni di questo periodo»

Il sindaco di Verona Federico Sboarina, nel corso del punto stampa odierno, mercoledì 6 maggio, è voluto ritornare su quanto annunciato ieri durante la conferenza in merito al festival lirico areniano nella sede di Fondazione Arena: «Penso che la vera notizia sia comunque che quest'anno in Arena abbiamo stabilito un programma. - ha evidenziato il primo cittadino scaligero Sboarina - Ad oggi, nessuno ci ha detto quando potranno riprendere gli spettacoli e organizzare un festival d'opera significa avere settimane per le prove, l'Arena montata, significa cioè avere la possibilità di una data iniziale che ad oggi non c'è. Sappiamo solo che anche dopo il 18 il mondo degli spettacoli sarà l'ultimo a poter riaprire. Non è quindi stata una volontà di Fondazione Arena fare la traslazione del festival dal 2020 al 2021, è l'impossibilità oggettiva di farlo. Ma la vera notizia di ieri, - ha quindi ribadito Sboarina - è che abbiamo un progetto innovativo, unico nella storia dal 1913, che è quello di fare una "stagione" all'inizio di agosto e questo per avere il tempo necessario di poter fare una partenza con la dovuta promozione, vendita di biglietti e mettendo in piedi un cartellone siamo riusciti comunque a programmare». 

Il sindaco di Verona ha quindi spiegato che il rinvio del festival è stato determinato da alcune situazioni "oggettive" che lo rendevano impossibile a fronte della pandemia. Tra queste, ha spiegato Sboarina, ad esempio anche il semplice fatto che per alcune opere in programma originariamente per quest'estate, erano già stati venduti molti più biglietti del numero totale di posti che, verosimilmente, quando l'Arena tornerà ad accogliere il suo pubblico nella "Fase 2" dell'emergenza potrà comunque ospitare (circa 3/4mila).

A fronte di tutto questo, il sindaco ha aggiunto: «Noi abbiamo dunque fatto un passo in più, un passo che è fondamentale, quello cioè di dire "noi facciamo lo stesso qualcosa". Non sarà la 98esima edizione del festival che, invece, faremo l'anno prossimo, ma non abbiamo cancellato una stagione. Noi abbiamo spostato la 98esima edizione del festival e faremo ad agosto un'altra cosa, ma qualcosa facciamo e lo faremo con un'idea innovativa già nell'estate 2020 tra le mille difficoltà che ci saranno, dal "distanziamento sociale" all'effettiva presenza dei turisti, poiché bisogna ancora capire quali Stati consentiranno o meno di venire in Italia e a Verona. Ma l'Arena non perde la stagione, viene traslata quella programmata e se ne fa un'altra che è compatibile con le condizioni di questo periodo. La gente deve capire già da adesso che l'Arena c'è, che è disponibile e che il virus non l'ha abbattuta».

La nuova zona 30 a Verona

Presente nel punto stampa di oggi anche il vicesindaco ed assessore alla Mobilità del Comune di Verona Luca Zanotto, il quale ha spiegato come cambierà la mobilità cittadina per favorire l'utilizzo di mezzi quali bici e monopattivi, o la circolazione a piedi. Nello specifico, a fronte della riduzione della capienza dei mezzi pubblici, ma anche per evitare l'eccessivo utilizzo dell'auto privata così come rendere più sicura la circolazione di ciclisti e pedoni, verrà estesa in città quella che è la "Zona 30", cioè l'area con limite di velocità a 30 Km/h: «Il provvedimento è tesa ad allargare la zona 30 in maniera importante, - ha spiegato l'Ass. Zanotto - la zona si estenderà per 5 chilometri quadrati, avrà un perimetro di 10 chilometri e comprenderà i quartieri situati all'interno delle mura e dei bastioni, quindi San Zeno, Cittadella, Veronetta, Santo Stefano e Città Antica, nonché parte di Borgo Trento compresa nell'ansa dell'Adige a sud e via Farinata degli Uberti e via dei Mille a nord».

Zanotto nuova zona 30 mobilità verona 6 maggio 2020

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