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Zaia: «Tante foto di gente senza mascherina, così il rischio di nuovi focolai è alto»

Il governatore del Veneto: «Rischiamo di tornare a doverci chiudere in casa e di dar ragione a chi dice che non bisogna aprire»

«Abbiamo un'autentica tragedia con gli asili», così il governatore del Veneto Luca Zaia ha inaugurato il suo punto stampa di oggi, sabato 9 maggio, dedicato alla gestione dell'emergenza coronavirus. «Abbiamo un milione e duecentomila persone che con l'apertura da luedì 4 maggio sono andate a lavorare, - ha aggiunto Zaia - ma ovviamente ci sono anche i bimbi e i minori da accudire e che hanno bisogno di assistenza».

Il governatore del Veneto ha quindi affrontato un tema molto delicato in queste ore, vale a dire l'utilizzo dei dispositivi di sicurezza e il rispetto delle norme sul "distanziamento sociale" e il divieto di assembramenti: «Abbiamo ricevuto tante fotografie di persone che non utilizzano la mascherina, - ha spiegato il presidente Zaia - io penso che dev'essere chiaro a tutti che se non si utilizza la mascherina il rischio di contagio e di nuovi focolai è alto. Rischiamo da un lato di tornare indietro, ripresentare le restrizioni, quarantene e rinchiuderci in casa, ma dall'altro rischiamo di dare ragione a quelli che dicono che "non bisogna aprire". Stiamo chiedendo di portare la mascherina, non di tagliarvi un braccio, serve responsabilità».

Il governatore ha poi lanciato un appello al governo: «Si apra, ma in maniera programmata, in modo che ci si possa organizzare. Spero poi che le linee guida siano ragionevoli, perché la messa in sicurezza è una cosa seria ma deve passare anche per un livello di sostenibilità. Sento qualcuno dire che bisogna mettere un tavolo ogni quattro metri, - ha aggiunto Zaia - se lo metta a casa sua un tavolo ogni quattro metri, ma non in un ristorante, perché vorrebbe dire chiudere tutti i ristoranti. Una cosa è il discorso scientifico, un'altra la vita reale di tutti i giorni».

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