rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Zaia: «Pronti test per scoprire chi ha anticorpi o è immune al Covid-19»

Importante novità annunciata dal presidente della Regione Veneto. I primi esami non saranno aperti a tutti, saranno solo per i dipendenti della sanità e delle case di riposo

Sono diverse le buone notizie annunciate oggi, 31 marzo, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Ogni giorno, Zaia aggiorna la popolazione sull'emergenza coronavirus, dando innanzitutto lettura dei dati aggiornati sulla diffusione del virus in Veneto. Ai dati, però, il presidente regionale ha aggiunto che i sacrifici che i veneti stanno facendo dando i loro frutti. Lo stare a casa e il distanziamento sociale hanno prodotto un ritardo nella diffusione del virus rispetto alle previsioni prodotte dai modelli matematici. Ma questo dato positivo non può farci ancora festeggiare e non può farci pensare che l'emergenza sia finita. «Ci stiamo giocando il futuro di questa comunità - ha detto Zaia - Questa settimana ci darà la direzione e nella prossima settimana sapremo se davvero inizierà la discesa oppure se stiamo andando a schiantarci contro un muro».

Un'altra buona notizia è che Zaia ha scritto a tutti i prefetti veneti chiedendo maggiore elasticità sulle multe. «Se si esce di casa ma si resta entra i 200 metri, anche solo per sgranchirsi le gambe o per prendere una boccata d'aria, non si dovrebbe essere sanzionati - ha spiegato il presidente della Regione Veneto - Discorso diverso, però, per gli assembramenti. Per quelli bisogna avere la mano pesante. Assembramenti zero».

Ma la novità più importante di oggi è l'approvazione della relazione del professor Giuseppe Lippi dell'università di Verona e del professor Mario Plebani dell'università di Padova per dare il via ai test sierologici, vale a dire quegli esami che permettono di scoprire se un cittadino ha sviluppato gli anticorpi o se è immune al coronavirus. «La campagna dei tamponi - ha detto Zaia - sta dando i risultati che ci aspettavamo. Ora affianchiamo l’attività con i kit rapidi (ne abbiamo acquistato più di 700mila) e ampliamo le azioni varcando anche la soglia della diagnostica sierologica partendo, com’è doveroso, da chi combatte tutti i giorni in prima linea. Sono tre fronti sinergici di una lotta che non rallenteremo per nessun motivo al mondo».
Il nuovo progetto è stato validato dal comitato scientifico della Regione e riguarderà i lavoratori della sanità e le case di riposo. Si parte su un campione sperimentale di circa 300 soggetti, sulla base dei cui esiti l’indagine si allargherà a tutti i sanitari del sistema veneto e nelle case di riposo.

«La prima fase sperimentale dei test sierologici non sarà per tutti ma solo per i dipendenti della sanità e delle case di riposo - ha detto Zaia - Validatà l'operazione la potremo estendere a tutti i veneti, a partire dai lavoratori che, se immunizzati, potranno uscire di casa tranquilli. È almeno un mese che ci stiamo lavorando, oggi abbiamo approvato il progetto scientifico».

E, infine, una breve conferma per gli automobilisti: il pagamento del bollo delle auto slitta a fine giugno.

Video popolari

Zaia: «Pronti test per scoprire chi ha anticorpi o è immune al Covid-19»

VeronaSera è in caricamento