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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valverde / Via Luigia Poloni

Covid-19 nelle strutture per anziani e per disabili, continuano i tamponi

Non sono ancora finiti i controlli nelle case di riposo veronesi, dove il virus ha già fatto 115 vittime. L'8% degli anziani e il 3% dei lavoratori è stato contagiato

Strutture per anziani e per disabili. Il coronavirus non ha pietà neanche per i cittadini con maggiori fragilità, anzi sono proprio gli uomini e le donna più in là con gli anni a rischiare di più. Di Covid-19 si muore a tutte le età, ma le statistiche mostrano una maggiore incidenza tra chi ha circa 80 anni. Non è possibile pensare che il virus non entri nelle case di riposo o nei centri per disabili o per chi soffre di problemi psichiatrici e per questo la Regione Veneto sta portando avanti uno controllo con i test a tampone in tutte queste strutture, in modo da adottare la strategia dell'isolamento dei casi positivi, cioè di coloro che hanno contratto il virus.

Nell'aggiornamento di oggi, 16 aprile, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha esposto i dati sui test a tampone nelle case di riposo. In alcune province venete sono stati esaminati tutti gli ospiti e tutti i lavoratori delle strutture per anziani, ma la provincia di Verona è ancora in ritardo, come mostrato anche dal direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi.
Secondo gli ultimi dati disponibili, su 5.852 anziani ospitati nelle case di riposo, sono stati controllati in 2.388 con i test rapidi e in 1.461 con i tamponi. Gli ospiti positivi al coronavirus sono 477 e, tra di loro, 83 sono stati ricoverati in ospedale e 115 sono morti. Quindi l'8,2% degli anziani delle case di riposo veronesi ha contratto il virus, ma il dato è ancora in divenire perché non tutte le strutture sono state controllate.
Oltre agli anziani, sono stati controllati anche gli operatori, sia i dipendenti sia gli esterni che lavorano nelle case di riposo. Nel Veronese questi operatori sono 5.341, quelli controllati con test rapido sono 1.568, i controllati col tampone sono 1.288 e i positivi al coronavirus sono 195, il 3% del totale.

Sulle case di riposo, comunque, si è scritto tanto. Più nuovi, invece, sono gli altri dati diffusi oggi dalla Regione Veneto. Mostrano la penetrazione del coronavirus nelle strutture per chi ha disabilità o disturbi psichiatrici. Anche in questo caso il dato è parziale. Nelle strutture per disabili veronese, gli ospiti totali sono 91. A 35 di loro è stato fatto il test rapido e a 4 il tampone. Nessuno attualmente risulta malato Covid-19, anche se dall'inizio dell'emergenza si contano due deceduti in questa tipologia di strutture.
Anche questo genere di controlli è stato esteso agli operatori dipendenti e non dipendenti delle strutture per disabili. In totale, in provincia di Verona, gli operatori sono 103, a 34 di loro è stato fatto il test rapido, a 32 il tampone e 2 di loro sono stati contagiati dal virus.

Infine, le strutture psichiatriche che nel Veronese ospitano 40 cittadini, ma soltanto uno è stato sottoposto al tampone e non è risultato positivo. Anche tra i 36 operatori totali è stato svolto un solo test a tampone che ha dato positivo.

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