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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

“La famiglia: vittima o risorsa?". A Verona si discute della malattia di Alzheimer

L’incontro si terrà nella sala Convegni della Gran Guardia sabato 16 settembre, in occasione della XXIV Giornata Mondiale dedicata a questa patologia: “Invitiamo familiari, operatori e cittadini ad intervenire numerosi, portando la propria testimonianza"

In occasione della XXIV Giornata Mondiale della malattia di Alzheimer, sabato 16 settembre, dalle 9 alle 13, nella sala Convegni della Gran Guardia, si terrà l’incontro-dibattito “La famiglia: vittima o risorsa? Esperienza e progetti d’aiuto”.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Verona, in collaborazione con l’ULSS 9 Scaligera e le associazioni Alzheimer Italia Verona, Familiari Malati di Alzheimer, ABC Demenza e Alzheimer senza Paura e ASAP - Associazione solidarietà anziani e pensionati, è stata presentata in sala Arazzi dall’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco. Presenti il direttore dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 9 Scaligera Raffaele Grottola e i rappresentanti delle associazioni coinvolte: Maria Grazia Ferrari per Alzheimer Italia Verona, Giuseppe Gambina per Familiari Malati di Alzheimer, Giorgio Facci per ABC Demenza e Alzheimer senza Paura e Michele Orlando per Asap.

“L’Alzheimer – spiega l’assessore Bertacco – è una malattia che colpisce non solo la persona ma tutta la sua famiglia. Fortunatamente negli anni, grazie all’importante sinergia con le associazioni di volontariato che operano sul territorio, si è cercato di rendere meno faticoso per le famiglie affrontare le difficoltà che questa malattia porta con sé. L’iniziativa si propone quindi di coinvolgere i cittadini per far sì che il malato e la sua famiglia trovino sempre e comunque risposte ai loro problemi con l’accoglienza e l’ascolto quotidiano. Nel corso del convegno saranno presentati i progetti e le esperienze messe in atto per aiutare chi si trova in questa situazione. Un sostegno – prosegue l’assessore – che è anche al centro del dibattito del Parlamento con la proposta di legge finalizzata a riconoscere e sostenere la figura del caregiver, la persona che per occuparsi del familiare malato è costretta a lasciare il lavoro”.

La Giornata Mondiale della malattia di Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da Alzheimer’s Disease International (ADI), si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali provocati da questa malattia. La malattia di Alzheimer, la più comune causa di demenza, è un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali. Sono le famiglie che si fanno carico del sostegno al proprio caro, molte volte con gravi difficoltà di relazione. “Per tale ragione”, affermano le Associazioni di volontariato, “invitiamo familiari, operatori e cittadini ad intervenire numerosi, portando la propria testimonianza e ponendo domande durante il dibattito previsto al termine delle relazioni in programma, nella convinzione che, attraverso un'adeguata azione di coinvolgimento ed una puntuale opera di informazione, si possono comunque trovare ampi margini di convivenza e serenità sia per gli ammalati che per i loro familiari”.

Il programma del convegno prevede alle 9 il saluto degli assessori ai Servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin e del Comune di Verona Stefano Bertacco; seguiranno gli interventi: “La famiglia al centro” con il presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria Marco Trabucchi; Cultura della domiciliarità: prendersi cura della persona con la “Mente Smarrita” con Salvatore Rao dell’Associazione La Bottega del Possibile; Il “Progetto Sollievo”: cammino fatto e prossimo futuro con il Direttore Servizi socio sanitari Ulss 9 Scaligera Raffaele Grottola, Maria Carla Midena della Direzione Servizi sociali della Regione Veneto e i rappresentanti delle quattro associazioni coinvolte. Al termine dei lavori, l’Istituto Assistenza Anziani offrirà un rinfresco ai partecipanti.

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