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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Bagarini e ambulanti, stagione areniana "tranquilla" grazie alla polizia: 39 i fogli di via

I soggetti allontanati dal territorio veronese a seguito dei controlli di polizia, erano quasi tutti cittadini partenopei, in alcuni casi legati tra loro anche da relazioni di parentela

Si è da poco conclusa la stagione di spettacoli all'interno dell'Arena di Verona e, come sempre giunti a questo punto dell'anno, è tempo di bilanci non solo sotto il profilo culturale ed artistico, bensì anche per quanto riguarda la sicurezza. Nella giornata odierna, mercoledì 17 ottobre, ii Dirigente della Divisione P.A.S.I. (Polizia Amministrativa e Sociale e dell'Immigrazione ndr), Dott. Guiso, e la Vice Dirigente della Divisione Anticrimine, Dott.ssa Capozzo, hanno infatti presentato pubblicamente i dati relativi all'attività di polizia eseguita durante la stagione areniana appena conclusasi.

 «Per quanto riguarda l'Arena, - ha esordito il Dott. Guiso - è stata una stagione molto lunga, durata diversi mesi, e tutto si è svolto regolarmente, non ci sono stati grossi problemi. Questo grazie in particolare all'impegno globale della Questura finalizzato a garantire la sicurezza pubblica. Vi è stata l'attività delle Volanti di polizia che ha garantito una cornice di prevenzione dei reati, ma a fianco di ciò vi è stata inoltre una complessa attività nell'ombra di altri uffici della questura, quali l'Anticrimine e l'Amministrativa».

Presentazione risultati controlli di polizia durante la stagione in Arena

«Per quanto riguarda l'Amministrativa, - ha poi proseguito il Dirigente Guiso - siamo stati impegnati su diversi fronti, in particolare in sinergia con l'Anticrimine per quel che concerne la prevenzione e repressione dell'attività di bagarinaggio, nel recente passato fenomeno molto diffuso, e anche per quanto riguarda i venditori ambulanti. Sono stati fatti servizi continuativi durante tutta la stagione e ciò ha consentito di arrivare ad elevare circa una decina tra denunce e sanzioni nei confronti di venditori ambulanti che si trovavano in zona Arena. Oltre a ciò la Divisione Amministrativa della polizia ha costantemente operato controlli e sopralluoghi durante i giorni di spettacoli, in alcune occasioni impiegando fino a cento persone».

La Dott.ssa Capozzo, Vice Dirigente della Divisione Anticrimine, ha quindi illustrato più nel dettaglio l'operato da parte degli agenti per quanto concerne l'attività di contrasto al fenomeno del bagarinaggio: «Sono stati redatti diversi "fogli di via con rimpatrio obbligatorio", il che significa che alle persone cui era indirizzato, è stato imposto di fare rientro nel proprio luogo di residenza, oltre al divieto di mettere piede in territorio veronese per ben tre anni. Questo si è potuto fare, - ha quindi aggiunto la Vice Dirigente della Divisione Anticrimine - poiché stiamo parlando di persone che non hanno la residenza nel Veronese. Nel complesso abbiamo elevato ben 39 "fogli di via", avendo inoltre la possibilità di analizzare nel dettaglio il fenomeno del bagarinaggio. Si tratta - ha spiegato ancora la Dott.ssa Capozzo - di un'attività che vede coinvolti quasi esclusivamente cittadini partenopei, fortemente caratterizzata sotto il profilo familiare, una sorta di "lavoro" che ci si tramanda di padre in figlio, tanto che alcune delle persone fermate erano in effetti legate da vincoli di parentela».

«Si tratta di persone tutte quante accomunate dal medesimo percorso criminoso, - ha quindi concluso la Vice Dirigente della Sezione Anticrimine - ciascuna con all'attivo precedenti specifici per reati contro il patrimonio, in particolare truffe, ricettazione e, ovviamente, bagarinaggio. Nelle varie occasioni, è stato sequestrato, durante l'intera stagione areniana, anche della merce che queste persone mettevano in vendita: gadgets, sciarpe e altri oggetti riferiti ai vari beniamini del pubblico che contestualmente si esibivano in Arena».

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