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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Sabato iniziano i saldi estivi. Le semplici regole per evitare fregature

Le ha ricordate Adiconsum, che ad esempio consiglia: "Meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti"

Sabato sarà il primo giorno di luglio ma anche il primo giorno dei saldi estivi, già in questi giorni anticipati da inviti per vendite promozionali comunicati tramite sms o mail dai commercianti ai clienti più affezionati. Clienti che non rinunciano al loro giretto tra i vari negozi, anche se in questi ultimi anni prende sempre più piede l'acquisto di merce in saldo online.

Ovunque si decida di comprare, meglio sempre ricordarsi di alcuni suggerimenti diffusi da Adiconsum Verona. "Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale - scrive l'associazione di consumatori - È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo. E fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto".

Altra buona abitudine è quella di confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, infatti il cliente non ha il diritto ad uno scontro se dopo l'acquisto trova lo stesso prodotto in un altro negozio ad un prezzo inferiore. "È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio - prosegue Adiconsum - Nel periodo dei saldi, i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici. Diffidare, inoltre dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati".

Attenzione inoltre ai regali, perché anche la merce in saldo si può cambiare ma solo se difettosa e deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto ed esibendo lo scontrino. Per i capi con difetti il venditore ha l'obbligato della riparazione o della sostituzione. Nel caso non fosse possibile il consumatore ha diritto alla riduzione del prezzo o alla restituzione di quanto pagato.

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