Omicidio Khadija Bencheikh, ridotta a 18 anni la pena per il convivente
La riduzione di due anni è stata decisa dai giudici della Corte d'Appello di Venezia. Il delitto e la distruzione del cadavere era avvenuto in un appartamento di piazzale Olimpia
Ieri, 11 dicembre, la Corte d'Appello di Venezia ha confermato, riducendo di due anni, la condanna ad Agim Ajdinaj. L'uomo è stato ritenuto colpevole dell'omicidio di Khadija Bencheikh, la donna con cui l'uomo conviveva in un'appartamento in piazzale Olimpia. La sentenza dei giudici veneziani prevede una pena di 18 anni di carcere, ridotta rispetto a quella di primo grado per un vizio di forma, come riporta TgVerona.
Insieme ad Agim Ajdinaj, è stato condannato a 6 anni di reclusione anche il fratello Vezir, ritenuto colpevole di distruzione di cadavere. Dopo l'omicidio, infatti, i due fratelli avevano fatto a pezzi il cadavere e lo avevano abbandonato in una campo di Valeggio sul Mincio, nella località di Gardoni.