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Cronaca Soave / Via Roma

Concussione, due finanzieri ancora dietro le sbarre

Chiedevano soldi in cambio di verifiche fiscali compiacenti. Altri tre militari nel mirino dei pm

È stata notificata stamattina, dal gip del tribunale di Verona Guido Taramelli, la terza ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due militari della guardia di finanza, l'ex comandante della luogotenenza di Soave, e un maresciallo capo, entrambi in carcere a Montorio. Si conferma ancora l’accusa di concussione e il provvedimento della procura segue quello dell’8 settembre scorso, data in cui venne scoperto il traffico di mazzette messo in piedi dai due finanzieri. Arrestati dagli uomini della polizia giudiziaria di Verona, i due sono stati raggiunti da una seconda ordinanza, emessa dall’allora gip Sandro Sperandio, il 25 settembre.

L’indagine “blindatissima” della guardia di finanza ha ripercorso alcuni episodi cominciati nel 2006, in cui i due graduati avrebbero chiesto soldi ad alcuni imprenditori e commercianti del Veronese. In cambio del denaro i finanzieri avrebbero risparmiato loro verifiche fiscali e controlli minuziosi sull’attività aziendale. Ammonterebbe a 60mila euro la prima somma richiesta dai militari nel giugno 2007, mentre altri 20mila li chiesero ad un imprenditore del settore immobiliare. Casaccia avrebbe ottenuto da quest’ultimo una prima tranche da 5mila euro. Lo scorso 25 settembre, poi, sono entrati nelle indagini anche altri tre militari del Comando delle Fiamme Gialle di via Nicola Mazza: due marescialli di 42 anni e 34, e un vice brigadiere, 35. Per tutti e tre si ipotizza il reato di falso in atto pubblico, in concorso con Casaccia, per alcuni controlli fiscali registrati a verbale, ma mai avvenuti. Finora sono oltre 300 gli interrogatori sostenuti dagli uomini del Comando della guardia di finanza per chiarire la posizione degli indagati.

Le istituzioni sono al di sopra degli interessi individuali e a Verona, a conti fatti, possiamo dire che siamo in grado di riaffermare la legalità”. A spiegare le ultime due ordinanze di custodia cautelare è lo stesso procuratore capo di Verona, Mario Giulio Schinaia, intervenuto alla conferenza stampa a fianco del comandante provinciale Bruno Biagi. “Il mio plauso- sostiene Schinaia- va ancora agli uomini della guardia di finanza che si stanno occupando del caso che ha coinvolto alcuni appartenenti del loro stesso corpo. Naturalmente parliamo di persone indagate, le cui responsabilità vanno accertate alla fine del lavoro d’indagine. Sono fatti di particolare gravità che sono emersi dalle indagini coordinate dal pm Pier Umberto Vallerin e che hanno permesso di risalire ad un sottobosco di comportamenti in doverosi da parte di militari della Finanza”.

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