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Cronaca Borgo Trento / Via San Giovanni in Valle

Comune e Prefettura studiano un protocollo per mettere i profughi al lavoro

Sulla base di quanto già avvenuto in alcuni comuni della provincia, anche a Verona si cerca un modo per dare la possibilità ai migranti scaligeri di rendersi utili, di iniziare un percorso di formazione e di integrazione sociale

Seguendo l'esempio di comuni come Sorgà e Nogara, anche quello di Verona si muove per mettere al lavoro i profughi ospitati a Villa Francescatti, a San Giovanni in Valle. Insieme a Prefettura, Amia e l'ostello della gioventù, si sta definendo un protocollo d'intesa per non lasciare inoperose queste persone, mettendole a pulire strade e piazze. Un primo esempio si era verificato con l'opera di pulizia dei giardini della Giarina, a Veronetta, da parte di alcuni volontari. I migranti sono ospitati, oltre a Villa Francescatti, anche all'ostello del Samaritano in Zai, in attesa di ricevere la protezione internazionale richiesta.
Anche in Lessinia gli immigrati hanno trovato un'occupazione da qualche tempo: nei comuni di Badia Calavena, Selva di Progno e Velo Veronese, svolgono infatti lavori socialmente utili. 
Questa iniziativa intende fornire alle persone che si offriranno volontarie la possibilità di rendersi utili, di iniziare un percorso di formazione e di integrarsi più velocemente, il tutto sotto la supervisione della Prefettura, responsabile dei flussi migratori, che con il Comune sta cercando di limare gli ultimi dettagli. 

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