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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Minerbe / via Vegare

Compagna del trafficante pescata con le mani in pasta: la droga era nel garage

El Hassan Quolal era stato arrestato alla fine di aprile nell'ambito dell'operazione "Mar-Kus", che aveva portato all'arresto di 7 persone: l'ottava è proprio la ragazza del criminale

Con l'arresto di El Hassan Quolal sembrava essersi conclusa l'operazione "Mar-Kus", messa in atto dai carabinieri di Legnago per smantellare un traffico internazionale di stupefacenti. Fino ad ora erano stati sequestrati 100 kg di hashish e sette persone erano finite in manette, ma nelle ultime ore questo bilancio è diventato più rotondo. 
Z.B., 27 anni e marocchina, è la compagna di Quolal e questa volta le manette sono scattate per lei. La donna abitava nello stesso appartamento di San Zenone che divideva con il trafficante ed è finita a sua volta sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Il continuo viavai di persone che a tutte le ore entravano e uscivano dalla palazzina di via Vegare, ha convinto gli uomini dell'Arma a dare vita ad una serie di appostamenti per monitorare attentamente la situazione. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dal pm Beatrice Zanotti, i militari sono entrati nella casa alle sette di sabato mattina, quando la 27enne era ancora a letto. Il pastore tedesco antidroga dell'unità cinofila dell'Arma di Torreglia, ha subito iniziato ad annusare l'aria, fino a quando non si è fermato davanti ad un termosifone. Dietro i militari hanno trovato del cellophane che probabilmente in precedenza era stato utilizzato per avvolgere dell'hashish, ma dello stupefacente però non c'era neanche l'ombra. Z.B. allora ha iniziato a sentirsi più rilassata, pensando di averla passata liscia, ma quando il cane è stato portato in garage per un'ispezione, ha subito trovato i 100 grammi di "fumo" nascosti dentro un termoventilatore e il coltello da cucina utilizzato per tagliarlo, poi è stato rinvenuto anche il materila per confezionare le varie dosi. 
Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: questa l'accusa con la quale la 27enne è stata arrestata e trasferita al cercere di Montorio, dove si è svolta l'udienza di convalida. Rimessa in libertà, la nordafricana è stata poi accompagnata in Questura, dove è stata estradata. 

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