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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coca nella "Verona bene" del Garda, dieci arresti

Sei denunce e 14 segnalazioni: gli spacciatori erano insospettabili commercianti veronesi

Rifornivano da mesi i locali notturni del Garda di droga, dove i principali consumatori erano giovani della “Verona bene”. Nel mirino dei carabinieri di Peschiera sono entrati dieci insospettabili commercianti e impiegati della zona. Un bilancio, quello dell’operazione “Ancora”, che conta anche sei denunciati e quattordici segnalazioni alla Prefettura come consumatori abituali. Le indagini sono partite nel febbraio di quest’anno a Garda e Bardolino dopo numerose segnalazioni dei residenti della zona e dopo il fermo di un giovane rampollo di una ricca famiglia di imprenditori milanesi. Nelle sue tasche il piccolo quantitativo di marijuana ritrovato è bastato per risalire alla fitta rete di spaccio e a far scattare tutti gli accertamenti del caso con intercettazioni ambientali, telefoniche e pedinamenti.

Da un singolo telefono rintracciato è emersa la vera e propria “cupola” veronese che al vertice contava un edicolante di origine albanese, Lorenc Shebegu, 31enne e Nicola Frantuto, potentino di 49 anni, entrambi residenti a Garda. In manette sono anche finiti Claudio Pozzani, 43enne di Torri del benaco e Giorgio Miele, 46, e Angiolino Dall'Ora, 47 anni di Garda. Solo una parte della droga è stata rintracciata durante le attività investigative, circa 400 grammi tra cocaina, eroina, marijuana e hashish per un’organizzazione che, secondo le stime dell’Arma, riusciva a movimentare circa un chilo di droga al mese. Una rete di vendita che avveniva in discoteche e locali notturni della costiera, principalmente durante il fine settimana, periodo di maggior afflusso di giovani, ventenni e trentenni, dalle zone limitrofe al lago. ”Una rete estesissima di contatti- precisa il capitano Mario Marino del comando di Peschiera- che coinvolgono almeno 100 persone. Doveroso ribadire che dei dieci arrestati almeno sette risultavano incensurati e solo due avevano precedenti per spaccio. Da un intercettazione è emerso che uno di loro aveva persino messo in guardia la figlia sulle sostanze che ruotavano attorno alle discoteche della costa. Subito dopo qualcuno l’ha chiamato per una dose”.

Cinque sono le persone arrestate durante la prima fase delle indagini mentre, ieri sera, per altre cinque è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare. “L’indagine è tuttora in corso- conclude Marino- abbiamo richiesto al magistrato altri ordini d’arresto, e nelle prossime settimane avremo altre possibilità di allargare il numero. Stiamo lavorando anche in altre zone della regione, non solo a Verona”.

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