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Cronaca Nogara

"Perchè Coca-Cola sfrutta gratis l'acqua delle falde di Nogara?"

Interrogazione in Regione del consigliere Pettenò: "A differenza di altre multinazionali, la società Usa non risulta pagare la tassa di un euro al metro cubo per i quasi 1,4 miliardi di litri d'acqua prelevati"

"Perché una multinazionale come la Coca-Cola, che in Italia ha il suo principale stabilimento a Nogara, non paga alla Regione Veneto la tassa di imbottigliamento per i milioni di metri cubi d'acqua che ogni giorno attinge dalle falde?". Lo chiede il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò, della Federazione della sinistra, sostenendo che la società che produce Coca-Cola, a differenza di altre multinazionali presenti in Regione, non risulta pagare la tassa regionale di un euro al metro cubomc (1,5 euro se imbottigliata in contenitori di plastica o lattina) per i quasi 1,4 miliardi di litri d'acqua prelevati e imbottigliati ogni anno.

Prendendo spunto da un'inchiesta apparsa su "AltraEconomia", Pettenò interroga la Giunta veneta per verificare se davvero Coca Cola prelevi l'acqua dalle falde venete senza pagare l'obolo regionale imposto per legge a tutti i produttori di acque minerali e bibite, e si limiti quindi a pagare per i 4 pozzi che attingono l'acqua pubblica dal basso Veronese un mero canone di concessione di 14 mila euro l'anno. "Se a consumare un analogo quantitativo d'acqua (1,3 miliardi di litri l'anno) fosse un comune cittadino veronese - calcola Pettenò - dovrebbe pagare una bolletta di 600 mila euro". A riprova dello 'strano sconto' di cui sembra beneficiare la Coca Cola Hbc Italia, Pettenò cita la delibera di Giunta che a fine anno ripartisce i proventi della tassa regionale sull' imbottigliato tra i comuni sede degli impianti di emungimento e i loro contermini.

SCOPERTA LA FORMULA SEGRETA DELLA COCA-COLA: L'ACQUA DI NOGARA

"Controllando l'elenco dei destinatari dei fondi 2012 (in totale ammontano a 1 mln e 240 mila euro) - spiega Pettenò - si leggono i comuni di Scorzè, Recoaro Terme, San Giorgio in Bosco, Pasina, Torrebelvicino e Valli del Pasubio, tutti sedi di stabilimenti che producono e commercializzano acque in bottiglia e bibite varie, ma non compare Nogara. A titolo di comparazione il comune veneziano di Scorzè, dove ha sede la San Benedetto, ha avuto quasi mezzo milione di euro per 1,4 miliardi di litri d'acqua che sono stati attinti nel 2011 dal suo sottosuolo". Il consigliere regionale vuole vederci chiaro e ha chiesto che la commissione Attività Produttive del Consiglio veneto convochi il Genio civile di Verona e il comune di Nogara per capire come mai la Coca-Cola Italia non paga il contributo regionale per l'utilizzo della risorsa idrica. Chiede poi alla Giunta e agli uffici regionali di calcolare esattamente il canone dovuto per l'imbottigliato, recuperando le annate pregresse.

Lo stabilimento di Nogara è stato aperto nel 1975 e Coca-Cola Hbc Italia ci opera dal 1995. E’ il sito produttivo più grande in Italia (62mila metri quadrati, di cui 35mila di nuovi magazzini). A Nogara si producono Coca-Cola, Fanta, Sprite, Nestea, Powerade, Beverly. Kinley e Aquarius nei formati Pet, vetro, lattine e "bag in box".

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