Qualcuno aveva installato uno skimmer sullo sportello bancomat di via Gardesana, nel comune di Malcesine, ma i carabinieri se ne sono accorti durante un servizio di vigilanza e hanno dato il via ad un servizio di osservazione. Il dispositivo, capace di carpire la banda magnetica e il codice segreto delle carte di pagamento inserite nello sportello automatico Atm, era di proprietà di due uomini, di 53 e 19 anni, e di una donna, di 26 anni, che sono stati puntualmente fermati dopo averlo rimosso. 

A quel punto i militari hanno potuto dare il via alle perquisizioni nei confronti dei tre, tutti di origine bulgara, che hanno permesso di sequestrare diverso materiale, tra cui un lettore di banda magnetica skimmer a forma di bocchetta bancomat, un dispositivo per videoregistrare i pin con una memoria SD da 32 GB, una chiavetta di memoria USB da 16 GB contenente un centinaio di codici e pin di carte di credito e bancomat pronti per la clonazione, un manganello telescopico nonché un tirapugni con coltello.

Come se non bastasse, il 19enne ha provato a sottrarsi all'arresto aggrendendo i carabinieri e cercando la fuga, guadagnandosi così anche l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Tutti e tre sono stati condotti davanti all'Autorità Giudiziaria nel pomeriggio di giovedì per l'udienza di convalida, durante la quale è stata disposta nei loro confronti la misura cautelare del divieto di dimora in Verona e Provincia.

Le verifiche dei carabinieri intanto proseguono per cercare di quantificare il numero complessivo delle carte clonate e di accertare eventuali manomissioni di altri sportelli bancomat ubicati in zona.