Quadri di Castelvecchio ritrovati, cittadinanza onoraria al presidente ucraino
"Un segno tangibile di riconoscenza da parte della città di Verona", ha detto il sindaco Flavio Tosi, che sarà in Ucraina a metà giugno per concordare il loro rientro previsto entro la fine del mese
Il Comune di Verona sta cercando di trarre tutti i benefici possibili da una vicenda cominciata con i toni della sciagura e terminata nel migliore dei modi possibili.
La storia del trafugamento dei quadri dal Museo di Castelvecchio sta prolungando il suo epilogo positivo con la doverosa cerimoniosità che un evento così felice deve avere. L'atto formale è stato approvato ieri, 30 maggio, dalla Giunta comunale: il conferimento della cittadinanza onoraria al presidente ucraino Petro Porošhenko.
"Un segno tangibile di riconoscenza da parte della città di Verona - ha detto il sindaco Flavio Tosi - che vuole ringraziare il presidente Porošhenko per aver recuperato i quadri rubati da Castelvecchio. Tale riconoscimento, inoltre, andrebbe a consolidare i rapporti tra Verona e Kiev in ambito sociale, economico, turistico e culturale".
Non farsi sfuggire dunque l'occasione e approfittare del ritrovamento dei quadri per avvicinare Kiev a Verona, aprendo nuove strade percorribili dai veronesi dagli ucraini. Un'apertura tracciata dal sindaco Tosi nei suoi due incontri, a Roma e a Verona, con l'ambasciatore ucraino in Italia.
L'altro annuncio fatto ieri da Flavio Tosi riguarda il suo viaggio a Kiev previsto per la metà di giugno. Il sindaco visiterà la mostra allestita nella capitale ucraina con i quadri di Castelvecchio recuperati e concorderà con il presidente Porošhenko e con le autorità ucraine la data di rientro a Verona delle opere d'arte, previsto entro la fine di giugno.
Quindi i cittadini veronesi dovranno aspettare al massimo un mese, poi le opere torneranno nel museo veronese, come ha spiegato l'ex direttrice dei Musei civici di Verona Paola Marini, inviata in Ucraina insieme ad Ettore Napione per svolgere una perizia sui quadri. I danni alle opere non sono gravi, quindi potranno subito essere messe in mostra a Castelvecchio, in attesa dei restauri.
