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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il chiarimento della Regione Veneto sull'ordinanza dedicata al trasporto pubblico

La Regione ha fornito precisazioni sulla capienza dei mezzi e la disposizione dei passeggeri

L'ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 49 del 18 maggio 2020 "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus Covid-19. Dpcm 17 maggio 2020. Disposizioni attuative e rimodulazione di fase 2 e del trasporto pubblico locale su ferro, acqua e gomma e per il trasporto non di linea taxi e noleggio con conducente e per i servizi atipici", dispone innanzi tutto di riprogrammare il servizio erogato, e quindi l'offerta di trasporto pubblico locale, rispetto alla domanda, nel rispetto delle linee guida nazionali sul trasporto pubblico locale, allegato 15 al Dpcm del 17 maggio 2020 e nel rispetto della circolare del Ministero della Salute (prot. 14916) del 29 aprile 2020.

Scarica l'ordinanza regionale numero 49 del 18 maggio 2020

Inoltre, come misura specificativa delle medesime linee guida suddette, la Regione Veneto spiega in una nota che è stato inserito il punto b), ordinando «di modulare il servizio in modo tale da evitare il sovraffollamento dei mezzi di trasporto nelle fasce orarie della giornata in cui si registra la maggiore presenza di utenti». Le "Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto pubblico" stabiliscono che, al fine di perseguire una migliore e funzionale capienza dei mezzi di trasporto pubblico e ottimizzare gli spazi, fermo restando l’obbligo di indossare una mascherina di protezione, è opportuno procedere anche alla utilizzazione in verticale delle sedute. Tale modalità, ove realizzabile, consentirà, escludendo un posizionamento "faccia a faccia", di ridurre la distanza interpersonale di un metro con un maggiore indice di riempimento dei mezzi. In tal caso si specifica che, il numero dei passeggeri sui mezzi pubblici, omologati per più di dieci persone, non potrà superare il 50% del numero di omologazione.

Scarica l'allegato 15 al Dpcm del 17 maggio 2020

Questo significa, spiega sempre nella sua nota la Regione Veneto, che si è inteso estendere la specifica misura concessa dalle linee guida nazionali, relativa al numero di passeggeri ammessi su un veicolo di trasporto pubblico locale, sino al raggiungimento del 50% del numero permesso con l'omologazione del veicolo. Infatti le stesse linee guida nazionali prevedono che, nel caso in cui i passeggeri non siano disposti "faccia a faccia", gli stessi si possono disporre lungo le file di posti longitudinali al veicolo, anche uno dietro l'altro, seppure a distanza inferiore al metro, con obbligo di mascherina. Questo permette maggiore capacità di trasporto ai mezzi. Su questo punto, precisa infine la Regione Veneto, si è inteso ripetere pedissequamente la dicitura delle linee guida al fine di non generare incertezze interpretative. Per i veicoli con portata inferiore a 10 persone, poiché dediti al servizio di taxi, gli stessi seguiranno le regole imposte dalle linee guida per quel servizio.

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