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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Zeno / Piazza San Zeno

La richiesta di Chiara Russo a Marco Mengoni: "Dedica una canzone a Luca"

La sorella residente a Verona di Luca Russo, tra le vittime italiane dell'attacco terroristico sulla Rambla di Barcellona, ha scritto una lettera al noto cantante Marco Mengoni

«Avrai il tuo pallone, la tua maglietta del Toro e farò in modo di farti avere anche il tuo Mengoni. Tutti i tuoi sogni, quelli non ancora esauditi. Perchè io, mamma, papà e i tuoi amici te lo dobbiamo». Così scrive Chiara Russo in un lungo post su Facebook, sorella di Luca Russo, una delle vittime italiane della terribile strage sulla Rambla a Barcellona. Chiara vive, ha studiato, lavora a Verona e in questi giorni colmi di dolore sta cercando di continuare a ricordare il fratello scomparso anche attraverso piccoli gesti che possano rendergli giustizia, dinanzi a una morte assurda, prematura e ingiustificabile.

Così ecco che intervistata da Barbara D'Urso in Tv a "Pomeriggio Cinque" (qui il video), la giovane ha spiegato di aver inviato una lettera speciale al noto cantante Marco Mengoni, del quale era fan sfegatato suo fratello Luca. Il contenuto della lettera è stato letto dalla stessa Chiara durante la trasmissione televisiva, di fatto una richiesta diretta all'artista di scrivere e cantare una canzone dedicata a quel suo grande ammiratore che oggi non può più ascoltare a ogni ora del giorno, così come era solito fare, le sue canzoni.

«Sto cercando, annegata nella disperazione che la perdita di un fratello comporta di coronare i sogni di Luca, affinché la vita ultraterrena non possa distaccarlo da ciò che lo portava a vivere appieno le sue giornate. Nella gioia e nella tristezza, c’erano alcune cose che lo facevano volare nel vero senso della parola: una di queste cose eri tu, la tua musica,  la colonna sonora delle sue giornate.

Ogni momento era quello perfetto per cantare a squarciagola ogni parola delle tue canzoni, sempre così profonde per il nostro spirito e veritiere per la nostra anima. Gli avevo fatto una promessa che non ho fatto in tempo a coronare: un tuo concerto insieme.

Un concerto che però non c'è mai stato perchè pensavo di avere più tempo per mantenere la parola data. Mai avrei pensato che qualcuno potesse portarmelo via così in fretta, così brutalmente, così ingiustamente.

Ora io sono qui perché Luca possa essere ricordato come merita, perché possa da lassù, ovunque egli sia, tornare a sorridere e a cantare, magari a cantare qualcosa proprio di dedicato a lui. Chiedo a te, se mi puoi ascoltare, di aiutarmi a esaudire una promessa e coronare un sogno, il sogno di un guerriero, questa volta Luca, il mio».

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