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Cronaca San Bonifacio

Maltempo, tre Centri sfollati nel Veronese: 2mila uomini in campo

A San Bonifacio accolti 70 cittadini evacuati, a Monteforte d’Alpone 50, l'Agesci orgnaizza anche a San Martino Buon Albergo. L'assessore Stival: "Miglioramento delle condizioni meteo"

“Sin dalle ore precedenti l’inizio degli eventi l’intero sistema della Protezione civile del Veneto è stato attivato e lo è tuttora, con duemila volontari sul territorio, il coordinamento della Sala operativa del CoREm, Coordinamento regionale in emergenza, ed il prezioso lavoro sul piano previsionale, i cui modelli hanno dimostrato di essere efficienti e attendibili”. Lo ha sottolineato l’assessore alla Protezione civile Daniele Stival doo la seduta straordinaria della Giunta regionale per affrontare la situazione determinatasi dalla nuova alluvione che ha colpito il Veneto.

Stival ha svolto in Giunta una relazione sul funzionamento del sistema di Protezione civile, incentrata in particolare sugli interventi nelle aree più colpite e sull’attività previsionale e di rilevamento delle precipitazioni. In poche ore sono stati allestiti 3 centri di accoglienza in collaborazione con l’Agesci, tutti nei Comuni del veronese più colpiti: a San Bonifacio dove sono stati accolti 70 cittadini evacuati, a Monteforte d’Alpone che ha assistito 50 persone e a San Martino Buonalbergo.

Imponenti le quantità di pioggia registrate nei diversi bacini in cui è suddiviso il Veneto: dalle 17 del giorno 15 alle 21.30 del 16 sono stati registrati 148,9 millimetri nel bacino Alto Brenta-Bacchiglione; 100,8 millimetri nel bacino Adige-Garda e Monti Lessini; 74,2 millimetri nel bacino Basso Piave Sile e bacino scolante in laguna; 60,3 millimetri nel bacino Alto Piave; 57,6 millimetri nel bacino Basso Brenta-Bacchiglione; 52,1 millimetri nel bacino Livenza-Lemene-Tagliamento; 24,7 nel bacino Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige. La punta massima è stata registrata a Recoaro dove si sono superati i 200 millimetri.
“Tutta la struttura della Protezione civile – ha aggiunto Stival – è tuttora allertata: le previsioni di poco fa indicano una prospettiva di miglioramento progressiva, ma manteniamo la guardia ancora alta. In particolare, qualche preoccupazione nel pomeriggio è legata al passaggio in contemporanea nel padovano del colmo di piena del Bacchiglione e del Brenta”.

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