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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Valverde / Piazza Renato Simoni

Carenza di farmaci, boom di segnalazioni: "Circa 300 in 2 settimane a Verona"

"Cresce l’impegno dei farmacisti perché la situazione è ancora drammatica", dice il presidente di Federfarma Verona Marco Bacchini, a cui fa eco Arianna Capri: "Il grave problema persiste in tutto il territorio nazionale"

Cresce l’impegno dei farmacisti perché la situazione è ancora drammatica - dice Marco Bacchini presidente di Federfarma Verona - e migliaia di pazienti solo in provincia di Verona si trovano a fare i conti con una realtà inconcepibile: i farmaci prescritti dal medico curante per curare gravi patologie risultano irreperibili perché "migrano" all’estero per convenienza economica da parte delle aziende farmaceutiche.

A dirlo è il presidente di Federfarma Verona, Marco Bacchini, intervenendo sul problema della carenza di farmaci che negli ultimi tempi ha conosciuto un preoccupante incremento, con circa 300 segnalazioni inviate dall'associazione solo nelle ultime due settimane. 
Ad illustrare in maniera più dettagliata la situazione, ci ha pensato Arianna Capri, vicepresidente della sezione scaligera di Federfarma. 

Nei giorni scorsi ho partecipato ad un vertice svoltosi a Padova con le rappresentanze sindacali dei farmacisti, l’Azienda Zero della Regione Veneto, i Nas dei Carabinieri e i delegati della distribuzione intermedia - spiega Arianna Capri-. Nonostante tutti gli sforzi dei farmacisti negli ultimi 8 anni, comprese anche ripetute denunce pubbliche e segnalazioni alle autorità competenti, il grave problema della mancanza di farmaci persiste non solo a Verona e nel Veneto, ma in tutto il territorio nazionale. A farne le spese sono i pazienti che non possono assumere i farmaci, spesso salvavita, prescritti dal medico e i farmacisti che non solo vivono questo dramma insieme agli utenti della farmacia, ma si imbarcano in complesse ricerche che spesso, purtroppo, risultano vane non riuscendo a reperire i preziosi medicinali. Nelle ultime due settimane abbiamo inviato circa 300 segnalazioni che arriveranno alla Regione Veneto, aumentando notevolmente la media di 1.000 casi annui registrata fino al 2016. La modulistica preposta alla segnalazione deve essere compilata con la massima attenzione e ci richiede di segnalare l’intero percorso di ricerca svolto dalla farmacia: dalla richiesta del farmaco con ricetta, alla mancanza presso gli specifici distributori, fino alla non reperibilità neppure presso l’azienda produttrice.
Federfarma Verona per cercare di trovare una soluzione immediata alla richiesta dei pazienti ha attivato da anni un sistema informatico tramite il quale ogni farmacia può chiedere la disponibilità del farmaco mancante alle altre farmacie della provincia permettendo così, in poche ore se disponibile, la consegna del medicinale al paziente – prosegue Arianna Capri -. Si tratta di un servizio molto articolato realizzato da Federfarma e messo a disposizione delle farmacie associate per i cittadini, che viene utilizzato quasi tutti i giorni dell’anno. Spesso però anche questo non basta e i farmaci non possono essere consegnati ai pazienti. Anche in questo caso, riteniamo vincente fornire risposte valorizzando il concetto di rete tra farmacie: la sinergica collaborazione tra farmacie associate, costituisce infatti un sistema/farmacia in grado di far fronte alle oggettive necessità anche nelle situazioni più gravi, quale la carenza oggettiva di questi farmaci.
Si tratta di farmaci molto importanti per la cura di gravi patologie del sistema nervoso e cardiovascolare, ma anche insulina, analgesici e antineoplastici, tutti prodotti che quasi sempre vengono venduti all’estero prima che sia garantita la copertura italiana. Ogni mese inviamo alla Regione Veneto che poi lo gira al Ministero della Salute, un elenco dettagliato di tutte le segnalazioni pervenute dalle singole farmacie della provincia.
Come farmacisti auspichiamo uno snellimento della procedura di segnalazione affinché in pochi secondi o addirittura in automatico il farmaco mancate possa essere posto all’attenzione degli organi competenti come l’Agenzia Italiana del farmaco, tramite il NAS dei Carabinieri, o la Regione stessa che per altro, grazie all’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, ha già portato la situazione veneta all’attenzione del Ministero della Salute. Ma evidentemente - conclude Arianna Capri - tutto questo ancora non basta e serve uno sforzo ancora maggiore da parte di tutti affinché questa piaga venga finalmente debellata.

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