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Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Veronese morta dopo un'operazione. Cardiochirurgo accusato di omicidio

La vittima è la 57enne Angiola Maestrello, operata a Brescia nel febbraio 2016 per risolvere un difetto cardiaco e poi deceduta. Il pm ritiene responsabile il medico di quel decesso

È stato accusato di omicidio volontario il cardiochirurgo che nel febbraio del 2016 operò a Brescia la veronese Angiola Maestrello, morta poi a Padova 5 giorni dopo quell'operazione. Per il medico 60enne ci sarebbero anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, oltre ad un altro reato: il falso ideologico per aver manomesso la cartella clinica della paziente.

La vicenda di Angiola Maestrello è stata riportata da Silvia Ghilardi sul Corriere di Verona. La donna aveva 57 anni quando le fu scoperto un piccolo difetto al cuore, che in futuro avrebbe creare problemi. I problemi però ci furono durante l'operazione, programmata per l'8 febbraio. La donna fu tenuta in vita da un macchinario, da cui il cardiochirurgo la staccò per trasferirla al centro trapianti di Padova per valutare la possibilità di un trapianto di cuore. Ed è proprio questa la scelta che il pubblico ministero contesta al medico. Per l'accusa, il cardiochirurgo non avrebbe pensato al bene della paziente, ma solo al proprio. L'uomo non voleva che 57enne morisse nel suo ospedale, non voleva perdere credibilità e futuri pazienti. 

Accuse infamanti e false, così le ha definite il medico che intende difendersi. Secondo la sua versione, la vicenda è una vendetta architettata da altri lavoratori dell'ospedale.

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