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Cronaca San Michele / Via San Michele

Carcere di Montorio. La perquisizione porta alla luce il cellulare incriminato

L'inchiesta avviata dopo la foto postata su Facebook di una festicciola che si è tenuta nel penitenziario veronese, ha portato al ritrovamento del dispositivo utilizzato per scattare l'immagine

La Procura della Repubblica di Vicenza ha scoperto che nel carcere di Montorio si è tenuto un momento conviviale organizzato da un detenuto per festeggiare il proprio compleanno.
La foto dei festeggiamenti è stata postata sul social Facebook. Il detenuto interessato avrebbe fatto uso di un cellulare per comunicare all'esterno dell'istituto di detenzione. 
Emerge, quindi, che dall'interno del penitenziario è possibile l'uso di internet nonché l'utilizzo di telefoni, entrambe concessioni vietate ai detenuti. 
Provo disagio ed imbarazzo per le palesi violazioni delle regole. I fatti hanno un impatto negativo sugli operatori della Polizia Penitenziaria in quanto si creerebbe una sorta di "franchigia" nei confronti di situazioni analoghe. 
Ritengo imprescindibile la tutela, la salvaguardia e l'incolumità del personale di Polizia in servzio che, nei fatti, potrebbe risultare intimorito a svolgere la propria attività se dovesse prevalere una sorta di impunità da parte di chiunque. 
Come è noto, la credibilità della polizia penitenziaria è condizione essenziale per l'attuazione pratica del principio della rieducazione della pena detentiva. 
Non sfugge che il carcere di Montorio già in passato è stato al centro di situazioni che hanno motivato specifici approfondimenti da parte dei livelli dirigenziali di competenza. 
In merito, ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia per chiedere se l'Amministrazione penitenziaria sia a conoscenza dei fatti, se il festeggiamento sia stato autorizzato e se non sia utile approfondire l'accaduto con un'ispezione finalizzata alle attività previste in questi casi. 

Queste le parole con le quali il deputato del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo, nei giorni scorsi annunciava di aver presentato un'interrogazione al Minisitro Orlando, in merito alle foto apparse su Facebok di una festa celebrata nel carcere di Montorio. A dare il via alla polemica è stato l'utilizzo di un cellulare per scattare quell'immagine: i detenuti infatti non dovrebbero poter possedere telefoni all'interno della casa circondariale. 
Secondo quanto riporta L'Arena però, l'inchiesta avviata in merito da parte della Procura di Vicenza dopo la pubblicazione su Facebook della foto, ha portato i carabinieri vicentini a perquisire le celle veronesi, con l'ausilio della polizia penitenziaria. 
Il dispositivo in questione è stato trovato al termine delle ricerche durate circa un paio d'ore, ma non nella cella di Emanuel Demaj, ritratto a sua volta nello scatto, ma in quella di un altro cittadino straniero. 
Le indagini delle forze dell'ordine proseguono per cercare di fare luce sull'intera vicenda. 
 

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