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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / piazza delle Erbe

Truffe ad alta quota, diversi Veronesi tra le vittime: affittati chalet ed appartamenti inesistenti

La Compagnia dei Carabinieri di Cavalese, Comune in provincia di Trento che comprende molte località turistiche, lancia l'allarme delle truffe su Internet. I finti annunci hanno già fatto numerose vittime, tra le quali anche molti Veronesi

Intensa attività di controllo del territorio da parte della Compagnia Carabinieri di Cavalese in provincia di Trento. In questi giorni le forze dell'ordine, vista la spiccata vocazione turistica del territorio che comprende la val di Cembra, Fiemme, Fassa, Primiero e Vanoi, ha aumentato i controlli, non solo quelli stradali e diretti alla prevenzione dei furti, ma anche quelli più specifici contro le truffe in internet su appartamenti, stanze o chalet.

Tra le vittime di simili episodi vi sono anche numerosi cittadini veronesi. In particolare, l’azione di controllo, è ricaduta sul fenomeno purtroppo sempre più in “voga”, delle truffe di appartamenti; postati questi ultimi, in inserzioni internet nei più importanti motori di ricerca, social o siti specifici, ma effettivamente non esistenti, non disponibili o non di proprietà dell’inserzionista.

L'attività di indagine da parte della stazione di Canazei, nella val di Fassa, ha portato al deferimento di un cittadino italiano originario del Piemonte, per truffa. Il denunciato si aggiunge agli altri 13 già deferiti all’autorità giudiziaria nel mese di maggio 2015 e gennaio 2016, per la stessa tipologia di reati.

Il “modus operandi” rimane sempre lo stesso, vengono offerti chalet, appartamenti o stanze in affitto a basso prezzo in tutta la valle di Fiemme e Fassa, ma anche in val Rendena o nelle dolomiti bellunesi, gli alloggi sono prenotabili con un versamento di una piccola caparra, nell’ordine di poche centinaia di euro, su di un numero di conto, in realtà attestato su una carta prepagata. Una volta effettuato il versamento i truffatori diventavano irraggiungibili. La cosa peggiore, per alcune famiglie è stata quella di accorgersene, in loco, una volta raggiunta la tanto attesa meta delle vacanze. Con la necessità poi di dover trovare, spesso, una sistemazione, non sempre disponibile per trascorrere la notte.

A tal proposito, il Comando dei carabinieri di Cavalese, consiglia a tutti di diffidare delle offerte troppo vantaggiose, soprattutto nei periodi di altissima stagione e di verificare sempre l’esistenza e la disponibilità dell’immobile su siti convenzionali, quali quelli degli uffici a.p.t. presenti nei vari comuni di valle.

Molte volte la richiesta di pagamento della caparra viene fatta su carte prepagate, questo passaggio può nascondere qualche rischio, i movimenti effettuati su queste carte infatti non sono tracciabili e la maggior parte delle stesse non ammette forme di rimborso. È consigliabile quindi, anche ai fini di una verifica della veridicità dell’inserzione, chiedere di effettuare il pagamento mediante un bonifico postale o bancario, che assicura tracciabilità ed intestatario, oltre che una maggior serietà dell’inserzionista.

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