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Cronaca Negrar

I carabinieri arrivano per sedare una lite e vengono minacciati con un'accetta

Chiamati all'intervento, i militari si sono diretti sul posto dove hanno trovato due giovani che stavano litigando per futili e hanno quindi cercato di sedare gli animi, ma il più giovane avrebbe perso le staffe

Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì, i carabineri della stazione di Negrar sono stati chiamati per sedare una violenta e prolungata lite tra due giovani, scaturita per futili motivi e per problemi di vicinato. 
Secondo quanto riferito dall'Arma, i due antagonisti inizialmente si sarebbero scambiati reciproci insulti e minacce di morte, ma la situazione poi sarebbe degenerata in una violenta e animata colluttazione. Anche dopo l'arrivo sul posto dei militari, il più giovane in particolare avrebbe mantenuto una condotta aggressiva non solo nei confronti dell'avversario, ma anche verso gli operanti. Il 20enne infatti, anziché calmarsi, avrebbe spinto violentemente i militari nel tentativo di raggiungere nuovamente il rivale e li avrebbe anche minacciati brandendo in aria un’accetta. Alla fine le forze dell'ordine sono riuscite a bloccare il ragazzo e a disarmarlo, sequestrando l'arma. 

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Il 20enne, cittadino italiano di origine marocchina e residente a San Vito di Negrar, è stato dunque arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver passato la notte nella camera di sicurezza, il giovane è stato accompagnato davanti al giudice, il quale ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere.

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