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Cronaca Legnago / Piazza della Libertà

Auto di lusso rubate e inviate all'estero: sgominata una banda di rumeni

I furti sono stati commessi nelle province di Verona, Parma, Milano e Brescia e la base operativa era un capannone a Cerea dove i cinque arrestati modificavano le auto prima di rivenderle

Nella tarda sera di martedì 15 novembre i carabinieri di Legnago hanno arrestato cinque cittadini rumeni per i reati di riciclaggio di autovetture, ricettazione e altro. L'operazione denominata "Land Rover" si è parzialmente conclusa con questi arresti, che hanno permesso di bloccare una banda dedita al furto di auto di lusso. Le vetture venivano modificate all'interno di un capannone a Cerea per sfuggire ai controlli e poi rinvendute all'estero.

Quattro arresti sono stati eseguiti al McDonald's di Lagnago di via Europa, dove gli arrestati erano andati a recupare una loro auto. Il quinto arresto è stata invece effettuato proprio all'interno del capannone nella zona industriale di Cerea, dove i militari hanno trovato 16 auto di lusso e di grossa cilindrata, poste poi sotto sequestro insieme ad altre due vetture.

Le iniziali degli arrestati sono: V.C., dell'87 domiciliato a Casaleone; A.G., classe '89 domiciliato a Bussolengo; M.D. e A.S., entrambi dell'87 e dimoranti in un hotel di Bussolengo; S.F., dell'82 e dimorante a Cerea. A quest'ultimo è stato contestato il possesso di documento falso.

Le indagini sono state condotte dal nucleo operativo e radiomobile di Legnago, sotto il comando del capitano Lucio De Angelis e coordinate per la procura della Repubblica del Tribunale di Verona da Maria Beatrice Zanotti e da Paolo Sachar. Tutto è partito agli inizi di luglio quando i carabinieri di Legnago erano riusciti a recuperare due Land Rover risultate rubate a Verona in via Albere. Le due auto sono state restituite ai legittimi proprietari, ma prima i carabinieri hanno eseguito degli accertamenti trovando le impronte digitali del pregiudicato V.C..

Questo riscontro ha permesso ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Legnago, condotti sul campo dal luogotenente Mauro Tenani e dal maresciallo capo Roberto Zanoli, di partire con i pedinamenti, le osservazioni e il controllo del traffico telefonico che hanno impegnato i militari nei territori della bassa e dell'ovest veronese e anche nelle province di Padova, Brescia e Milano.

Queste indagini hanno permesso di scovare la base operativa della banda nel capannone preso in affitto a Cerea nel mese di luglio, ma soprattutto di ricavare materiale sufficiente per procedere con gli arresti di martedì scorso.

Nel capannone sono state trovate Range Rover, Lexus e Bmw, per un valore complessivo superiore al milione di euro. Alcune di queste vetture avevano già targhe, libretti e telai contraffatti, ad altre erano state smontate le parti elettroniche e le centraline. Nel capannone era presente tutto il materiale utile alla contraffazione delle auto, dai colori alle targhette dei numeri di telaio falsi, oltre al materiale elettronico, come i jammer, per disattivare allarmi e gps.

Della banda sono stati accertati furti a Verona, Parma, Milano e Brescia e tra la refurtiva, oltre alle auto, sono state ritrovate anche due bici da corse di grosso valore.

L'operazione con i cinque arresti è solo parzialmente conclusa, perché i carabinieri non escludono di poter ricavare altri riscontri dal materiale sequestrato, prima di restituire ai legittimi proprietari tutto ciò che risulta rubato.

Qui il video dei carabinieri all'interno del capannone di Cerea.

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