rotate-mobile
Cronaca San Bonifacio

Caporalato a San Bonifacio, la Finanza scova 124 lavoratori irregolari

Le ultime indagini svolte dalla compagnia di Soave hanno consentito di individuare un uomo di origine magrebina che sfruttava come caporale dei suoi connazionali e altri braccianti agricoli di diverse nazionalità

La guardia di finanza veronese continua a lottare contro lo sfruttamento del lavoro nero e il caporalato nella provincia. Le ultime indagini svolte dalla compagnia di Soave hanno consentito di individuare un uomo di origine magrebina, legale rappresentante di cinque società agricole operanti nel Veronese, che sfruttava come caporale dei suoi connazionali e altri braccianti agricoli di diverse nazionalità. Lo sfruttamento era esercitato con modalità particolarmente insidiose come il ricorso a documenti di identità falsi o a documenti di identità veri ma di altri lavoratori.

Le indagini, concentrate a San Bonifacio e svolte con il coordinamento della procura di Verona, avevano già permesso nell'aprile del 2018 l'emissione di un'ordinanza di misura cautelare nei confronti del cittadino magrebino in relazione alla gravità dei reati commessi, al pericolo di fuga, all'inquinamento delle prove e per impedire la reiterazione del reato. E le indagini sono proseguite con la duplice finalità di perseguire i reati fiscali e le violazioni in materia di lavoro.
Nei confronti di una delle cinque cooperative si è proceduto alla constatazione di circa 85mila euro di ricavi non dichiarati e del mancato versamento delle imposte e ritenute per circa 83mila euro nonché alla individuazione di 122 lavoratori irregolarmente assunti e 2 lavoratori in nero. Sono tuttora in corso ulteriori verifiche fiscali nei confronti delle altre società cooperative riconducibili al medesimo legale rappresentante che, complessivamente, riportano un volume d'affari di oltre un milione euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caporalato a San Bonifacio, la Finanza scova 124 lavoratori irregolari

VeronaSera è in caricamento