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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Indagine caporalato veronese, Polato: "Grazie ai Finanzieri". M5S: "Endemico anche al nord"

Ass. Polato: "Sfruttare lavoratori e togliere loro diritti fondamentali, ha come conseguenza l'indebito arricchimento". Businarolo (M5S): "Il caporalato non è confinato ai campi del meridione ma è purtroppo endemico anche al Nord. Presto l’aumento degli ispettori"

«L'operazione di Polizia giudiziaria chiusa ieri dalla Guardia di Finanza di Verona contro un’organizzazione che gestiva il caporalato di numerosi cittadini extracomunitari, è la prova della grande efficienza e attenzione che le Fiamme Gialle da sempre pongono verso la tutela della legalità in tutte le sue forme». Ha commentato così l'Assessore alla Sicurezza del Comune di Verona Daniele Polato l'esito dell'indagine che ha scoperchiato una complessa situazione di sfruttamento lavorativo nella provincia veronese. 

«Sfruttare lavoratori e togliere loro diritti fondamentali, - ha quindi aggiunto l'Ass. Polato - ha come conseguenza l'indebito arricchimento e un peggioramento delle condizioni di lavoro. Un grazie da parte dell'Amministrazione comunale al Col. Pietro Bianchi, agli Ufficiali e ai Finanzieri che hanno impegnato molte ore di intenso lavoro per giungere agli arresti di oggi con la collaborazione dell'Autorità Giudiziaria scaligera».

Più cupo e preoccupato, invece, il commento all'episodio da parte della Portavoce M5S Veneto alla Camera Francesca Businarolo: «La brillante operazione della Guardia di Finanza nel Veronese disegna uno scenario inquietante. Il caporalato, come è stato dimostrato da altri episodi di cronaca, non è confinato ai campi del meridione ma è purtroppo endemico anche al Nord. E la parte peggiore consiste nel sistema che, nel caso portato alla luce da finanzieri, copriva lo sfruttamento. Diversi "colletti bianchi" sono stati implicati, tra cui un medico del lavoro, due dipendenti dell’Inps e proprio un militare della Guardia di Finanza».

«Il Governo - ha quindi aggiunto l'On. Businarolo - sta già pensando a delle misure: la prima, annunciata dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio, prevede l’aumento degli ispettori del lavoro. Risulta evidente come molti dei casi emersi, incluso quello veronese, siano figli di un clima di omertà se non di complicità, con professionisti e impiegati pubblici che si trasformavano in truffatori e falsari, convinti di farla franca. Ci sono poi le vittime, - ha concluso l'esponente dei 5 Stelle - a Foggia come a Verona e nel resto della Pianura Padana: persone che sono tagliate fuori dalla società civile e che non hanno accesso e talvolta nemmeno coscienza dei loro diritti di base. Non solo cittadini extracomunitari, ma anche italiani, resi disperati dalla disoccupazione».

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