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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il “gotha” italiano degli specialisti del cancro del retto si riunisce in Gran Guardia

Il congresso “Stato dell'arte nel trattamento del carcinoma del retto. Controversie ed obiettivi dell'innovazione” si terrà venerdì 2 dicembre ed è stato promosso dalla Chirurgia Generale dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar

Sarà presente tutta l'élite italiana degli specialisti del cancro del retto, venerdì 2 dicembre alla Gran Guardia in occasione del congresso promosso dalla Chirurgia Generale dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, diretta dal dottor Giacomo Ruffo.

Stato dell'arte nel trattamento del carcinoma del retto. Controversie ed obiettivi dell'innovazione” è il tema su cui si confronteranno oncologi, radioterapisti ed i maggiori specialisti della chirurgia laparoscopica e robotica. Tra questi l'oncologa Stefania Gori, presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica, Francesco Corcione e Paolo De Paolis, rispettivamente past president e presidente eletto della Società Italiana di Chirurgia, e Claudio Bassi, direttore della Scuola di specialità in Chirurgia dell'Università di Verona.

Il simposio nazionale ha il prestigio di ospitare tra i relatori anche Bill Heald, il più noto chirurgo al mondo della chirurgia del retto. Si deve al contributo del luminare inglese se oggi è drasticamente diminuito il rischio di recidiva per i tumori del retto correttamente operati e molti pazienti godono di una buona qualità di vita nonostante abbiano subito un intervento oncologico radicale.

Con cinquantaduemila nuove diagnosi nel 2015 il tumore del colon-retto è tra le neoplasie più diffuse in Italia, con una leggera prevalenza nel sesso maschile. Quindicimila di questi casi riguardano solo i tumori del retto, per i quali si è raggiunta una sopravvivenza media a cinque anni di circa il 60% anche per gli stadi più avanzati. L'obiettivo di tutti gli specialisti coinvolti nella diagnosi e nella cura di questa neoplasia (oncologi, endoscopisti, radioterapisti e chirurghi) è quello di promuovere la diagnosi precoce e di trattare questa patologia con un approccio multidisciplinare nell’ottica di aumentare sopravvivenza e qualità di vita.

A questo proposito nel corso del convegno saranno presentate “le raccomandazioni” della Società Italiana di Chirurgia (SIC), che negli ultimi anni ha voluto porre particolare attenzione agli standard di cura per i tumori del retto.

“Il trattamento chirurgico del tumore del retto è un intervento ad alta complessità – sottolinea il dottor Ruffo, responsabile scientifico del congresso accanto al presidente onorario, il dottor Carlo Augusto Sartori -. Il gold standard prevede una chirurgia minivasiva ad alta tecnologia che permetta un gesto chirurgico preciso al fine di estirpare il tumore, ridurre il rischio di recidiva, e permettere al paziente di condurre una vita normale senza incorrere in problemi urinari o sessuali”.

Pioniere di questa chirurgia è stato proprio il professor Bill Heald, direttore del Centro di Chirurgia della Fondazione Pelican Cancer Center di Basingstoke (Inghilterra). Heald è uno dei più autorevoli chirurghi al mondo della chirurgia del cancro del retto. Ha dedicato gli ultimi 30 anni nella ricerca e nel trattamento TME, l'escissione totale del meso-retto, tecnica adottata ancora oggi da tutti i chirurghi per la resezione del retto in caso di neoplasie. Questo trattamento chirurgico consente l'asportazione totale del retto insieme al grasso che lo circonda e che contiene i linfonodi, i quali se non rimossi potrebbero essere causa di recidiva. Si tratta di un intervento oncologico radicale, ma nello stesso tempo “nerve sparing”, che cioè preserva le terminazioni nervose che poi regolano la minzione e l'erezione.

Dai pionieri della chirurgia alla nuova tecnologia. Una sessione del Congresso metterà a confronto le tre tecniche chirurgiche per il trattamento di questa patologia: la videolparoscopia, la robotica e la TATME (Transanal Total Mesorectal Excision) una nuova procedura che permette il trattamento del tumore del retto, per via transanale.

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