Camper fermato con 23 kg di "fumo": sequestrati beni per oltre 1 milione di euro
Due persone, il corriere e il mandante, erano già state arrestate dai carabinieri, ma grazie alla sinergia con la guardia di finanza scaligera, è stato possibile individuare anche il patrimonio mai dichiarato del secondo
Due persone erano finite in manette a maggio, dopo che un camper con 23 chilogrammi di hashish era stato fermato a Verona Sud, e ora sono scattati anche i sequestri di beni da parte della guardia di finanza, per un valore complessivo che supera abbondantemente il milione di euro.
Il 1° maggio i carabinieri di Verona intercettarono il mezzo al casello autostradale, in seguito ad un'indagine partita dalla Dda di Venezia che ipotizzava il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con 23 chilogrammi di hashish nascosti in un doppio fondo creato appositamente per lo stupefacente.
In manette finì l'autista, un 48enne veronese incensurato, ma le indagini proseguirono nel tentativo di risalire a chi aveva commissionato la droga.
Si trattava di un altro veronese sulla cinquantina, intestatario tra l'altro del camper, fermato in un distributore di Buttapietra mentre si apprestava a lasciare l'Italia per rifugiarsi all'estero, nel tentativo di sfuggire alla cattura. In suo possesso sono stati trovati dai militari diversi contati e anche alcuni oggetti in oro, come alcuni orologi (tra cui un Daytona) e un paio di piccoli lingotti da 50 grammi.
Ma le indagini non si sono fermate lì. I militari infatti hanno scoperto che l'uomo praticamente non aveva eseguito la dichiarazione dei redditi, ma che però risultava essere l'intestatario di un conto corrente a San Marino. È nata così la sinergia con la guardia di finanza scaligera, che si è messa subito al lavoro riuscendo a portare a galla i beni nascosti dell'uomo e il suo patrimonio.
Il 50enne veronese infatti è risultato essere in possesso di una polizza vita da 564mila euro, conti correnti in Italia per 150mila euro e a San Marino per 300mila. Inoltre a sua disposizione c'erano anche 3 case e 2 garage nella zona di San Giovanni Lupatoto, il cui valore risulta essere di circa 400mila euro, a fronte dei 47mila euro dichiarati negli ultimi 19 anni.
Il tutto è stato quindi messo sotto sequestro dalle Fiamme Gialle, mentre anche la moglie e la figlia del proprietario del camper, nonché organizzatore del viaggio per recuperare lo stupefacente, risultano indagate come possibili intestatarie fittizie di altri beni.
Alla fine per entrambi il reato contestato dai militari è quello di detenzione ai fini di spaccio. Per il guidatore del mezzo fermato a Verona sono scattati gli arresti domicliari, dopo l'udienza di convalida, mentre per il proprietario del camper è stata disposta la misura del carcere.