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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Coprifuoco che slitta e calendario delle riaperture: le prossime novità in zona gialla

Si va verso un nuovo allentamento delle restrizioni: certezze ed ipotesi al vaglio del governo

Dalla giornata di oggi, lunedì 10 maggio, quasi tutte le Regioni italiane si trovano collocate in zona gialla e, tra queste, anche il Veneto prosegue la sua permanenza in tale area di rischio dove le restrizioni, pur presenti, sono comunque meno rigide. Lo sguardo è però indirizzato ancora più in là,  verso le prossime ritrovate libertà che in tanti agognano sin dal 26 aprile scorso quando è stata inaugurata la stagione delle "riaperture".

In queste ore si sta facendo un gran parlare di quelle che potrebbero essere le novità nei prossimi giorni, ma va anzitutto fatta una breve premessa. Da un lato vi è quanto scritto nell'ultimo decreto-legge con il calendario già predisposto dall'esecutivo per le nuove aperture, dall'altro vi è invece la possibilità per il governo di intervenire pressoché su qualsiasi ambito e, ad esempio, anticipare la ripresa di alcune attività rispetto alla road map già disegnata. Di seguito proveremo allora a mettere in fila quelle che potrebbero essere le imminenti novità nella gestione della pandemia da Covid-19 in Italia.

Italia dei colori 10 maggio 2021

Italia dei colori - 10 maggio 2021

Coprifuoco

Il divieto di circolazione tra le ore 22 e le 5 del giorno dopo (salvo motivi di lavoro, necessità o salute) è formalmente in vigore, da decreto-legge, fino al prossimo 31 luglio. Appare però abbastanza evidente che la misura non resisterà concretamente fino a tale data, di certo non nella forma ad oggi nota. Due quindi le ipotesi in campo: da una parte la sua totale rimozione che, però, potrebbe avvenire probabilmente non prima di giugno, dall'altro una sua rimodulazione oraria spostandone l'inizio alle ore 24 e, in questo caso, la data di cui si parla è quella di lunedì prossimo 17 maggio, il che vorrebbe dire che già in queste ore il governo dovrebbe prendere una decisione.

La fine dell'isolamento per i turisti stranieri

Potrebbe sembrare una questione marginale, ma in realtà è essenziale ai fini della ripartenza del turismo e di tutte le attività connesse. Ad oggi sono previsti tamponi in partenza anche da un Paese Ue per venire in Italia, poi 5 giorni di isolamento una volta arrivati nel nostro Paese e un nuovo tampone all'esito di tale periodo. Tutto questo fino al 15 maggio. Dopo tale data, l'intenzione del governo è di non rinnovare queste misure per i turisti che giungano da Paesi europei, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele, poiché all'ingresso in Italia a quel punto dovrebbe bastare il poter certificare di essere vaccinati, oppure guariti da Covid, oppure di aver svolto un tampone entro 48 ore con esito negativo. L'idea, se le cose miglioreranno, è poi di estendere anche a tutti gli altri Paesi tali disposizioni già a partire dal 15 giugno prossimo.

Bar e ristoranti anche al chiuso

In zona gialla ad oggi, come noto, è previsto che si possa consumare solo seduti all'esterno del locale sia a pranzo che a cena. Stando a quanto scritto nel decreto-legge "riaperture" le cose dovrebbero proseguire così fino alla fine del mese, salvo poi dall'1 giugno cambiare consentendo anche il consumo al tavolo all'interno dei locali, ma soltanto all'ora di pranzo, o meglio, stando al testo del decreto, solo dalle ore 5 e fino alle ore 18. La disposizione è onestamente abbastanza incomprensibile, dato che non si vede quale sia la ratio nel consentire di pranzare al chiuso mentre, anche dall'1 giugno, risulterebbe ancora vietato fare la stessa cosa ma in orario serale, cioè cenare al chiuso. La cosa paradossale qui è poi che, ovviamente, se ha senso per un cliente stare al chiuso in un locale a giugno, eventualmente, è proprio quando cala il sole e le temperature si abbassano, dunque a cena, non certo a pranzo. Il dibattito nel governo è molto acceso e non è da escludere che già dal 17 maggio, con l'ipotetico slittamento del coprifuoco a mezzanotte, le cose possano cambiare anche per i locali della ristorazione.

Piscine e palestre

Il decreto-legge fissa la ripresa delle attività nelle piscine all'aperto già al prossimo 15 maggio, il che significa che da sabato si potrà fare il bagno in piscina, certo, clima permettendo. Non esiste invece una data precisa per quel che riguarda le piscine al chiuso, oltre al fatto che vi sono complesse linee guida da rispettare per l'utilizzo delle piscine. In merito alle palestre, invece, la data prescelta per la ripresa delle attività è quella dell'1 giugno che, verosimilmente, potrebbe dunque divenire buona anche per le piscine al chiuso. 

Matrimoni e festeggiamenti

Il settore "wedding" si considera molto penalizzato in questa fase e ne ha ben donde. La Conferenza delle Regioni ha messo a punto un protocollo da rispettare per questa particolare tipologia di eventi e si attende l'approvazione da parte del Cts. La ripresa potrebbe arrivare a metà giugno quando riprenderanno le fiere (15 giugno), o al più tardi dall'1 luglio quando è già previsto che a ripartire saranno i convegni e i parchi tematici o di divertimento come Gardaland, al pari dei centri termali. 

Weekend al centro commerciale

Altro tema di cui si dibatte è la possibilità per i centri commerciali di restare aperti anche durante il fine settimana. La misura era stata in realtà già inserita nella bozza del decreto-legge "riaperture", salvo poi essere espunta nel provvedimento finale pubblicato in Gazzetta e, dunque, aver lasciato le cose com'erano prima. L'ipotesi che si va facendo in queste ore è quella che il governo possa decidere di intervenire su tale punto, tornando a concedere l'apertura di tutti i negozi nei centri commerciali anche nel weekend a partire già dal prossimo 22 maggio, dunque non il fine settimana in arrivo ma quello dopo.

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