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Cronaca Selva di Progno

Bracconiere nel Parco della Lessinia, cacciava di frodo anche animali salvaguardati

Con cane e fucile è stato sorpreso dalle fototrappole nella Foresta Demaniale Regionale di Giazza. Nei suoi congelatori trovate carni di vari animali, tra cui un raro fagiano

I guardiaparco del Parco Naturale Regionale della Lessinia, i carabinieri forestali di Tregnago e gli agenti della polizia provinciale di Vicenza hanno individuato e accusato di bracconaggio un cacciatore vicentino. L'uomo avrebbe praticato della caccia di frodo all'interno della Foresta Demaniale Regionale di Giazza, nel territorio comunale di Selva di Progno.

L’indagine è iniziata nello scorso mese di ottobre ed i risultati sono stati riportati dalla redazione di Vicenza Today. Sono state le fototrappole del parco a riprendere il presunto bracconiere mentre cacciava con un fucile ed un cane vicino a Malga Terrazzo, in una delle zone dell’area protetta di più elevato valore naturalistico e faunistico.

L'uomo dovrà rispondere del reato d'introduzione di armi non autorizzata e caccia all'interno del Parco della Lessinia, i quali sono puniti con pene fino a sei mesi di arresto o 12mila euro di multa. Ma al cacciatore sono state anche rivolte le accuse di detenzione di arma alterata, punita con pene fino a 3 anni di reclusione e una multa fino a mille euro, e di illecita detenzione di fauna selvatica, punita con pene fino a 3mila euro di multa.

La procura di Verona ha inoltre emesso un decreto di perquisizione nei confronti dell'accusato ed eseguito dalle forze dell'ordine. Durante la perquisizione sono stati ritrovati l'arma, il cane e l'attrezzatura utilizzata durante l'attività di bracconaggio ripresa dalle fototrappole. Sono stati infine scoperti una carabina modificata con l'installazione di un silenziatore artigianale e una gran quantità di fauna selvatica uccisa e conservata nei congelatori. Gli operatori hanno trovato carne di capriolo appartenente ad almeno due esemplari, quattro lepri e vari trofei di camoscio alpino e capriolo. Inoltre è stata trovata anche carne di fagiano di monte, animale minacciato dai cambiamenti climatici e dalla perdita di habitat e la cui salvaguardia è garantita dall'area protetta.

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