"No all'impianto rifiuti a Ca' Vecchia". Questo quanto è emerso dal Consiglio regionale stamattina, che ha approvato in modo trasversale la mozione presentata dal consigliere sanmartinese della Lega Nord, Bruno Cappon, sull’impianto di Adige Ambiente, a Ca’ Vecchia. Con 43 voti a sostegno, un contrario e un astenuto è passata la contrarietà a “un nuovo impianto di stoccaggio per rifiuti pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, con forni per la fusione e il recupero di metalli, nel comune di San Martino Buon Albergo”.

Il sindaco Valerio Avesani ha accolto con soddisfazione il voto del Consiglio regionale: "Avevo annunciato che la partita si spostava in Regione e i consiglieri hanno espresso così la volontà dei cittadini, che è quella di fermare il progetto”. La mozione “impegna la Giunta regionale ad individuare tutte le azioni necessarie a salvaguardare e tutelare l’ambiente e il territorio di San Martino Buon Albergo, sia dal punto di vista delle emissioni inquinanti che da quello urbanistico”. Impegna, inoltre, la giunta “a valutare in modo approfondito, attraverso le proprie strutture e la commissione Via, i contenuti del progetto e lo studio di impatto ambientale, anche in relazione alla effettiva procedibilità della domanda presentata in Regione e alle criticità tecniche ed amministrative”.

Lunedì 17 giugno "Adige Ambiente" aveva presentato il progetto nel corso di un Consiglio comunale straordinario gremito di cittadini. “Ringraziamo Cappon e gli altri consiglieri veronesi e non solo che hanno dato un segnale importante. Il vento sta cambiando e ora auspichiamo una presa d’atto da parte di chi dovrà decidere”, aveva affermato il vicesindaco Franco De Santi. L’assessore all’Ecologia Mauro Gaspari, che sta seguendo da vicino la questione partecipando alla commissione di Valutazione di impatto ambientale insieme al consigliere comunale Raffaele Perissinotto e ai rappresentanti dei comitati di San Martino Buon Albergo ha sottolineato che "ora ci aspettiamo che ci siano delle conseguenze che portino alla bocciatura definitiva di un impianto che non può essere realizzato in una zona già penalizzata dalla presenza dell’inceneritore di Ca’ del Bue, dell’autostrada, delle tangenziali e dei centri commerciali”.