rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Scatta il 1° ottobre in città il blocco per i veicoli euro 3 alimentati a diesel

La limitazione del traffico sarà in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, senza finestre intermedie, fino al 31 marzo 2019

Dal primo ottobre scatta il divieto di circolazione, su tutto il territorio comunale, per i veicoli euro 3 alimentati a diesel. La limitazione del traffico sarà in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, senza finestre intermedie, fino al 31 marzo 2019. La novità si aggiunge al blocco, già in vigore dagli anni scorsi, dei mezzi euro 0-1-2 diesel; euro 0-1 benzina; motocicli con certificato di circolazione rilasciato prima del 1° gennaio 2000.

Le misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico, e in particolare delle pm10, sono state approvate mercoledì mattina dalla Giunta comunale, che ha così recepito le indicazioni della Regione Veneto e i pareri del Tavolo Tecnico Zonale coordinato dalla Provincia. I provvedimenti adottati sono stati concordati con gli altri capoluoghi veneti e sono contenuti in un’ordinanza uguale per tutti. Il blocco riguarda all’incirca 10 mila auto immatricolate a Verona, a partire dal 2001, quindi 17 anni fa, esattamente come era stato fatto nel 2014 per gli euro 2 immatricolati dal 1997.

Potranno sempre circolare le auto a metano, gpl, elettriche, ibride e quelle a benzina sopra euro 2; anche per il car-pooling, ossia 3 persone a bordo per le macchine più grandi e 2 per le biposto, non ci saranno limitazioni.

Come deciso dalla Giunta, sono previste deroghe per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a 16.700 euro (certificazione da tenere sempre in macchina), per le persone con più di 70 anni, i portatori di handicap, per quanti non possono recarsi a lavoro con mezzi pubblici e per i veicoli che fanno il tragitto casa-fermata del trasporto pubblico.

L’ordinanza prevede anche altre misure di contenimento dell’inquinamento, come la limitazione della temperatura in casa e in ufficio ad un massimo di 19 gradi e negli stabilimenti industriali di 17 gradi.

“Si tratta di provvedimenti che abbiamo concordato insieme agli altri capoluoghi del Veneto e che sono stati adottati anche dalle altre regioni dell’area padana, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, per far fronte al problema delle polveri sottili – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala -. Ora speriamo che la Regione si attivi anche per porre un freno all’utilizzo degli impianti a biomassa, intervenendo sul Catasto regionale degli impianti termici - Circe”.

Nel caso in cui si dovessero protrarre le giornate di superamento delle pm10, scatteranno i livelli di allerta arancio e rosso e comunicati gli eventuali provvedimenti emergenziali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scatta il 1° ottobre in città il blocco per i veicoli euro 3 alimentati a diesel

VeronaSera è in caricamento