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Cronaca Borgo Nuovo / Via Crotone

Blitz della polizia: spacciatore trovato in casa con oltre tre etti di eroina

Quando le forze dell'ordine sono entrate, era seduto al tavolo mentre preparava le dosi che poi avrebbe venduto: il tunisino era arrivato in Italia nel 2000, da irregolare, alle spalle aveva già tre arresti e cinque alias diversi

Sono stati i residenti della zona ed altri onesti cittadini a mettere gli investigatori della Squadra Mobile sulle sue tracce, quando hanno notato quel continuo viavai dal condominio, fatto di soggetti dall'aria poco raccomandabile. 
Così nella mattinata di martedì, dopo aver eseguito gli accertameni del caso e aver individuato l'abitazione esatta, gli uomini della Questura scaligera hanno dato via ad un servizio di controllo in borghese davanti alla palazzina di via Crotone, dove il sospettato abitava insieme alla giovane compagna e al figlio piccolo. Nel corso dell'attività, le forze dell'ordine hanno potuto notare che le segnalazioni giunte al 113 dicevano il vero: diverse persone sospette infatti entravano e uscivano dallo stabile. Gli agenti allora hanno deciso di temporeggiare e di attendere il momento migliore per fare irruzione, onde evitare che lo spacciatore gettasse via il tutto, complicando così le indagini e il quadro accusatorio. 
Nel primo pomeriggio la giovane compagna è uscita ed è quindi scattato il blitz. Quando i poliziotti sono entrati nell'appartamento hanno trovato Wajdi Tbisi, tunisino classe 1989, seduto ad un tavolo con davanti 357 grammi eroina, in parte già confenzionata e in parte no, che preparava le dosi da vendere ai suoi clienti. Sulla superificie di legno erano presenti sacchetti di plastica, bilancino di precisione e persino un mattarello per sbriciolare lo stupefacente, mentre nel resto della casa sono stati trovati oltre 700 euro in contanti e due telefoni cellulari. 
Per Tbisi sono quindi scattate le manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stiupefacenti e una volta portato in Questura è emerso anche il suo torbido passato: il 26enne è arrivato in Italia nel 2000 come irregolare ed era già stato arrestato per tre volte a Verona per reati inerenti alla droga, di cui l'ultimo nel gennaio 2016. Si tratta quindi di un "signor nessuno" con ben 5 alias diversi, senza residenza ufficiale, che adesso dovrebbe restare in carcere per un po' tempo. 
Diversa invece la situazione della donna, ritenuta estranea ai fatti dalla Mobile, mentre le indagini proseguone nel tentativo di indivuare il grossista che ha ceduto lo stupefacente all'uomo. 

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