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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cologna Veneta / Strada Provinciale 7

Pfas, blitz di un gruppo di attivisti per chiedere la chiusura della Miteni

A quanto riferisce l'azienda, il gruppo era formato da una cinquantina di persone con tute bianche e mascherine. "Messa a rischio l'incolumità di lavoratori e popolazione"

Blitz di un gruppo di attivisti vicentini all'interno dello stabilimento della Miteni di Trissino, azienda ritenuta responsabile dell'inquinamento da Pfas in un territorio compreso tra le province di Verona, Vicenza e Padova. 

A quanto riferito dall'azienda, alle 10.30 di questa mattina, 18 marzo, circa una cinquantina di persone con il volto coperto da mascherine e delle tute bianche hanno sfondato la rete perimetrale dell'azienda e sono entrati. "Il gruppo - scrivono dalla Miteni - ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche accendendo fiaccole e fumogeni, mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione".

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno messo in fuga i manifestanti che chiedevano a gran voce la chiusura dell'azienda. "L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza - ha detto l'amministratore delegato di Miteni Antonio Nardone - Ringrazio i lavoratori per non avere reagito alle provocazioni, mantenendo la calma e operando in modo ineccepibile per la sicurezza di tutti". Nardone ha poi stigmatizzato l'evento, defindendolo il "punto estremo di un clima di tensione costruito ad arte negli ultimi mesi".

Un clima di tensione che ha come centro l'azienda di Trissino che però continua a chiedere di controllare le ditte che oggi utilizzano Pfas. "Ci sono decine o centinaia di aziende che utilizzano e scaricano da decenni e ancora oggi Pfas a catena lunga senza alcun controllo".

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