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Cronaca Zai / Via Basso Acquar

Slot accese fuori dagli orari consentiti: stangata per una sala Bingo di Verona

Sono stati gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Verona a dare vita al controllo nel pomeriggio di martedì, che ha portato a sanzioni per oltre 30 mila euro

È scattato nel pomeriggio di martedì l'attività di controllo amministrativo degli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Verona, presso il Bingo Opla, situato al civico 4 di via Basso Acquar, in città
Le verifiche hanno permesso di appurare che all'interno dell'esercizio risultavano presenti 49 apparecchi VLT e altri 18 denominati Newslot, tutti accesi in difformità di quanto imposto dalla normativa regionale che disciplina la materia.

Nello specifico, infatti, la Legge Regionale nr. 38 del 10/09/2019 “Norme sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico” e la successiva Delibera della Giunta Regionale nr. 2006 del 30/12/2019, impongono la sospensione dell’esercizio del gioco nelle fasce orarie 7-9, 13-15 e 18-20 da parte dei gestori dei locali in cui sono presenti gli apparecchi di cui all’art. 110 comma 6 del T.U.L.P.S.
Ma quando il personale della Polizia Amministrativa è entrato nell'esercizio, i dispositivi erano accesi e diversi clienti erano intenti a giocare. 

Le forze dell'ordine inoltre hanno appurato come da licenza speciale rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che l’esercizio risultava autorizzato alla vendita di tabacchi, i quali erano riposti all'interno dell’ufficio cassa. In quest'ultimo tuttavia era presente anche un apparecchio multifunzione per i pagamenti (POS) e il controllo ha permesso di riscontrare che diversi clienti , dopo aver consegnato la propria tessera bancomat/carta di credito, chiedevano ai dipendenti del locale di consegnargli denaro contante, utilizzando verosimilmente l'apparecchio come mezzo per il prelievo di denaro da "investire" nel gioco, contravvenendo così a quanto previsto dall’art. 13 della legge regionale del Veneto 38/2019.

Al termine dell'attività gli agenti, diretti dal Primo Dirigente della Polizia di Stato, il dottor Antonio Bocelli, ha elevato sanzioni amministrative per 34.523 euro, di cui 1032 euro per l’utilizzo indebito del POS.

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