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Cronaca

Biciclette in stazione, servono pi spazi

Dopo il "niet" di Grandi Stazioni riparte la campagna "Dame 'n ocio alla bici"

Gli Amici della Bicicletta ritornano a protestare con un ciclo di volantinaggio per ottenere un’ampliamento del parcheggio per biciclette della stazione di Porta Nuova, che è stato negato da Grandi Stazioni Spa del gruppo Ferrovie dello Stato.

Lo scorso 3 maggio l’assessore all’Ambiente Federico Sboarina, facendo proprie le ragioni degli AdB, aveva chiesto a Grandi Stazioni di procedere in corso d'opera all'ampliamento da 400 a 1.200 posti del posteggio coperto per biciclette previsto dal progetto di riqualificazione della Stazione ferroviaria di Porta Nuova. La vicenda era nata nel 2004, quando gli AdB si accorsero che nel progetto di riqualificazione del piazzale di Porta Nuova non era previsto alcun parcheggio per biciclette. La campagna che ne seguì, intitolata “Dame 'n ocio alla bici”, riuscì ad ottenere circa un anno dopo l'inserimento di un cicloparcheggio custodito da 400 posti.

“Oggi, a sei anni di distanza, è del tutto evidente che quei 400 posti sono insufficienti a soddisfare la domanda di mobilità ciclistica che negli ultimi anni è andata moltiplicandosi –fanno sapere in una nota gli AdB- Basti osservare il numero di bici ogni giorno parcheggiate alla rinfusa nel piazzale. E basti dire che in una città come Mestre i posti bici custoditi in stazione sono 600, mentre a Padova sono mille. Anche Padova e Mestre, del resto, hanno problemi a rapportarsi con le Ferrovie, e non è detto che questa protesta non finisca per ottenere eco regionale e anche nazionale. In effetti, 400 posti non sono sufficienti per dare sostenibilità economica all'impresa, mentre in un parcheggio più grande potrebbero trovare posto servizi accessori. Infine, per la città un parcheggio adeguato darebbe alla città un'immagine europea migliore”.

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