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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazzetta Scalette Rubiani

Libri viventi, malgrado tutto. Torna l'evento rimosso tra mille polemiche dal Tocatì

L'evento "Biblioteca Vivente" fatto cancellare dal Comune durante la scorsa edizione del Tocatì, si terrà sabato 2 dicembre presso la sede della Società Letteraria di Verona

Il ritorno del rimosso, e questa volta l'inconscio non c'entra (o forse sì?). Poco importa, quel che conta è che una parte della cittadinanza di Verona abbia avuto la forza di portare avanti un'iniziativa a sfondo sociale di rilievo che, per motivi tra il chiaro e l'oscuro (della politica), era stata cancellata, censurata, bandita da un luogo pubblico come la Biblioteca Civica. I "libri" in questione erano in realtà "esseri umani", ciascuno con un proprio vissuto, ciascuno con la voglia e la capacità d'incontrare l'altro da sé per raccontarsi, narrare la propria storia, condividere una vita. 

«Volevamo affrontare il tema dei pregiudizi e ne siamo stati vittime», così sentenziò al tempo la fondazione promotrice dell'evento che nel corso di questi mesi non si è però data per vinta, trovando una nuova sede dove poter svolgere la propria iniziativa, vale a dire la Società Letteraria: «Non è il luogo che conta ma l'incontro. La biblioteca vivente è fatta dai libri viventi e da tutti coloro che li leggono, - scrivono i promotori in un post pubblicato su Facebook - non dal luogo in cui si svolge la lettura. Il nostro obiettivo è quello di stimolare l'incontro e il dialogo. Il nostro impegno quello di dare alla cittadinanza l'opportunità di partecipare». 

Tocatì e polemiche

I fatti risalgono alla trascorsa edizione del Tocatì, quando la Fondazione San Zeno Onlus, promotrice del progetto "Biblioteca Vivente", si vide costretta a rinunciare al suo evento in precedenza inserito nel programma ufficiale del Festival dei giochi di strada. Si parlò di pressioni sulla giunta comunale da parte del Popolo della Famiglia che, guidato da Filippo Grigolini, aveva gridato alla scandalo per via di alcuni titoli dei libri che sarebbero stati protagonisti nel corso dell'iniziativa, giudicati «promotori di una cultura contraria alla famiglia».

Dal canto suo l'amministrazione comunale si difese spiegando che ad essere sbagliato era «il contesto, non il contenuto» (sindaco Sboarina), nonché sottolineando l'indipendenza della decisione dovuta alla «volgarità, offensività e inadeguatezza» dei titoli dei libri in questione (assessore alla Cultura Briani). Quali titoli? Questi: "Lesbica e va bene così", "Mio figlio gay" , "Quando ero frocio"... Giustificazioni che a molti parsero poco convincenti, spingendo esponenti del Pd, di M5S e di Sinistra in Comune ad attaccare la giunta accusandola di star mascherando di fatto un'ostilità preconcetta a trattare tematiche legate all'ambito sessuale, la differenza sessuale, e in particolar modo all'omosessualità.

La nuova iniziativa sabato 2 dicembre

Ora l'evento censurato si terrà, come detto, alla Società Letteraria di Verona sabato 2 dicembre dalle 15.30 alle 19.30: «La biblioteca vivente è uno spazio in cui è possibile "prendere in prestito" dei "libri viventi" e "leggere" le loro storie. - spiegano dalla Fondazione San Zeno Onlus - Si sfoglia il catalogo, si prenota un titolo. Ci si siede. Si inizia una lettura che in realtà è un dialogo diretto, intimo, tra due persone che possono provenire da universi estranei, ma che accettano di mettersi in gioco, senza mediazioni».

Tutto bene quel che finisce bene dunque? Sì, o quasi, perché se è vero che l'evento cancellato in precedenza alla fine si farà, c'è anche chi come il consigliere comunale del Partito democratico Elisa La Paglia una certa importanza al luogo dove questo si svolgerà continua a volergliela dare: «Bella la sede della Letteraria, ma vi faccio notare che non è del Comune, - scrive su Facebook l'esponente del Pd - non è la Biblioteca Civica. Il Comune abdica alla sua promessa. Grazie invece a Fondazione San Zeno che ha mantenuto la sua...presentare i libri viventi!».  

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