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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele

Femminicidio di Giulia Cecchettin, si cercano risposte dall'autopsia

Ulteriori dettagli sul delitto potrebbero essere forniti anche da Filippo Turetta, interrogato dal pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni

L'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin e l'interrogatorio del pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni a Filippo Turetta. Oggi, 1 dicembre, potrebbero esserci svolte importanti sull'omicidio della 22enne di Vigonovo. L'esame sul cadavere della vittima potrebbe far luce sul quando e sul come sia stata uccisa. Ed il giovane accusato dell'omicidio potrebbe fornire qualche nuova informazione di fronte al pm che ha coordinato le indagini.

Le prime novità potrebbero trapelare già dopo l'esame autoptico eseguito questa mattina a Padova dal medico legale assistito dai consulenti nominati dalle parti. Un esame, come riportato da Today, che potrebbe stabilire se Giulia Cecchettin è morta dove Filippo Turetta l'ha aggredita o se è morta nell'auto con cui il 22enne è fuggito. Ma dall'autopsia si vuole anche conoscere come è avvenuto l'omicidio e se Filippo Turetta abbia infierito sul corpo senza vita dell'ex fidanzata. Da una prima analisi, si è capito che il giovane ha ucciso Giulia Cecchettin colpendola più volte con un coltello. Sulla sua auto ne è stato trovato uno e un altro è stato trovato sul luogo dell'aggressione. L'autopsia potrà essere utile a stabilire se l'omicida ha usato due armi e se ha colpito tante volte la vittima quando ancora lei era in vita o dopo il decesso. Inoltre, saranno cercate altre ferite che Filippo Turetta potrebbe aver procurato alla giovane studentessa colpendola con calci o pugni. Tutti dettagli fondamentali per il capo di imputazione del 22enne, a cui potrebbe essere riconosciuto l'aggravante della crudeltà.

E altre informazioni potrebbero essere fornite da Filippo Turetta che sempre oggi nel carcere di Verona riceve la visita del pm di Venezia Andrea Petroni. Già qualche ammissione, il 22enne l'aveva fatta martedì scorso, parlando con la gip Benedetta Vitolo. Oggi, incalzato dalle domande del pubblico ministero, potrebbe fornire qualche dettaglio in più sulla sera dell'omicidio, partendo magari dall'incontro avuto con Giulia Cecchettin nel centro commerciale di Marghera e poi dal litigio avuto a Vigonovo, dove è avvenuta la prima aggressione, fino ad arrivare alla seconda aggressione a Fossò e alla fuga con l'abbandono del cadavere nella zona del Lago di Barcis. Ma soprattutto, Filippo Turetta dovrà spiegare il perché avesse con sé dei coltelli, del nastro adesivo e dei sacchi neri. Oggetti che fanno supporre una premeditazione del delitto e dunque un'ulteriore aggravante alle già gravi accuse rivolte al giovane.

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