Lo zigzagare e la forte andatura cui procedeva quell'auto, hanno spinto un cittadino ad avvisare i carabinieri per evitare che altre persone potessero restare coinvolte in un possibile incidente. 
Erano le 23 del 14 agosto, quando una pattuglia della stazione di Cerea si è diretta in via Calcara, dove un altro automobilista aveva segnalato il veicolo. Arrivati sul posto, i militari non hanno avuto difficoltà a rintracciare la macchina in questione, che però non si è fermata al loro alt ma è andata avanti per poi arrestare la propria corsa un via Vittorio Veneto. 
Alla guida c'era M.A., un marocchino classe 1972 con alle spalle già dei precedenti per guida in stato di ebbrezza. Il 44enne, residente a Pressana, è sceso dall'auto visibilimente ubriaco, barcollando e urlando contro gli agenti frasi senza senso mezze in italiano e mezze nella sua lingua natia. Il nordafricano si è rifiutato di sottoporsi all'alcol test, strattonando e spingendo via anche un appuntato, causandogli traumi contusivi all'avambraccio destro e alla spalla sinistra giudicati guaribili in tre giorni. 
A quel punto per l'uomo sono scattate le manette per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre ad essere denunciato per guida in stato di ebbrezza e per aver rifiutato l'etilometro, mentre patente e auto sono state messe sotto sequestro. 

Nella mattinata di lunedì M.A. è comparso davanti al giudice per la direttissima, il quale ha convalidato l'arresto dispondendo nei suoi confronti l'obbligo di firma giornaliero presso i carabinieri di Cologna Veneta, in attesa dell'udienza che si terrà a settembre.