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Amt rinuncia alla prelazione. Atv vicina a diventare per metà "milanese"

Ferrovie Nord Milano Autoservizi S.p.A. ha annunciato di essere pronta ad acquisire la metà dell’Azienda Trasporti Verona, dopo la delibera del consiglio di amministrazione della società controllata dal Comune di Verona

Ferrovie Nord Milano Autoservizi S.p.A. (FNMA), società interamente controllata da FNM S.p.A., ha annunciato con una nota diffusa di essere pronta "a concludere l’acquisizione del 50% dell’Azienda Trasporti Verona (ATV), dopo la decisione dell’Azienda Mobilità Trasporti S.p.A. (AMT) di rinunciare all’esercizio del diritto di prelazione - previsto dallo statuto sociale - sulle quote messe in vendita dalla Provincia di Verona. La società interamente controllata dal Comune di Verona - che detiene il 50% delle quote di ATV - ha comunicato formalmente a Ferrovie Nord Milano Autoservizi S.p.A. la sua deliberazione. Lo scorso 16 gennaio FNMA era risultata aggiudicataria della procedura di asta pubblica per la vendita delle quote di partecipazione detenute dalla Provincia di Verona".

ATTO DI COMPRAVENDITA - "A seguito di tale rinuncia," prosegue la società milanese, "è prevista la stipula dell’atto di compravendita della partecipazione sociale nei tempi tecnici necessari, ferma restando la facoltà della Provincia di Verona di sospendere o revocare in ogni momento la procedura di aggiudicazione e/o di non procedere alla vendita, a suo insindacabile giudizio. La futura governance di ATV verrà regolata mediante la stipula di appositi patti parasociali tra FNMA e AMT, che prevedranno tra l’altro il diritto di FNMA di nominare la maggioranza dei componenti del Consiglio di Amministrazione di ATV (tra cui il Presidente) per il primo quinquennio. Per i successivi trienni questo diritto sarà attribuito a rotazione a ciascuno dei due soci, a cominciare da FNMA, che quindi avrà la maggioranza nel Consiglio d’Amministrazione per i primi 8 anni. Per assicurare e preservare la continuità gestionale e operativa di ATV, è intenzione di FNMA confermare l’attuale Presidente Massimo Bettarello e l’attuale Direttore generale Stefano Zaninelli. FNM procederà a fornire alla propria controllata totalitaria FNMA le risorse necessarie per l’acquisizione, pari a 21.001.000 euro".

Accogliamo con soddisfazione - commenta il presidente di FNM S.p.A. Andrea Gibelli - la decisione di AMT. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il posizionamento competitivo e le sinergie operative del Gruppo FNM nel settore del trasporto pubblico su gomma. In base a quanto stabilito nel Piano Strategico 2016-2020, il perfezionamento di alleanze strategiche, come quella con ATV, risulta fondamentale. Il nostro intendimento resta sempre quello di agire nel pieno rispetto della realtà del territorio, valorizzando le competenze che ha sviluppato. D’altra parte, un Gruppo come FNM può assicurare economie di scala importanti. Siamo pronti a metterci al lavoro fin da subito per realizzare un grande progetto di sviluppo.

L'annuncio delle nozze tra la società milanese e quella veronese, arriva dopo una giornata in cui le polemiche sull'argomento non sono mancate, partendo dalle parole di Michele Bertucco di Verona Piazza Pulita. 

Questo Sindaco riesce a trasformare in scontro anche le questioni che potrebbero essere oggetto di larga convergenza. Lo dimostra l’ennesima spaccatura in seno al consiglio di amministrazione di Amt sulla questione della vendita delle quote Atv della Provincia ai lombardi della Fnm: qualunque amministratore pubblico con la schiena diritta non potrebbe mai accettare di buon grado l’opacità e la totale autorefenzialità che caratterizza il contenuto dei patti para-sociali concordati dal Sindaco con i lombardi che mirano a garantire soltanto la permanenza in azienda dei dirigenti fedeli al Sindaco e non dicono nulla sul futuro del servizio di trasporto pubblico locale. L’atto di indirizzo del Comune è quindi passato per un solo voto e con il parere contrario del Presidente Amt e del consigliere espressione della minoranza. Sul versante del consiglio comunale, la maggioranza tiene nel cassetto la richiesta di convocazione della commissione consiliare destinata a discutere di questo delicato passaggio societario. Per quanto ci riguarda abbiamo ribadito più volte che Atv è pronta ad aprirsi al mercato ma l’amministrazione comunale deve dare all’azienda gli strumenti per combattere le sfide che ha davanti, prima tra tutte la messa a gara del servizio. Questo significa assicurare investimenti certi, una corretta strategia e impegni vincolanti col nuovo socio, tutto ciò che finora risulta assente dal caminetto tra Tosi e gli ex compagni leghisti lombardi. 

Il via libera di Amt, arrivato con tre voti favorevoli contro due, con il presidente Stefano Ederle e l'esponente del Pd Giulio Saturni contrari, non ha dunque sciolto i dubbi dell'opposizione, esposti anche dal gruppo consiliare comunale dello stesso Partito Democratico in una nota diffusa. 

Non siamo contrari alla cessione delle quote a FNM e d'altra parte è difficile ipotizzare ora soluzioni diverse. È importante però capitalizzare al massimo questa entrata in termini di sviluppo salvaguardando con grande attenzione i lavoratori, assicurando all’azienda adeguati investimenti al fine di consolidare la posizione di Atv in vista delle prossima messa a gara del servizio, definendo dei criteri di governance che non ci penalizzino.
Quello che non appare chiaro è il contenuto dei patti parasociali proposti, la loro legittimità e la coerenza con lo statuto e con la normativa pubblicistica in materia di partecipazioni societarie. Contestiamo poi il modus operandi con cui si è giunti a deliberarne l'adesione. Appare un po' frettoloso e poco trasparente, oltre che delegittimante per il cda di AMT, dare ad esso un indirizzo che propone la sottoscrizione di questi patti senza averne approfondito il contenuto e le conseguenze per AMT. Un atto di indirizzo di questo tipo non necessiterebbe poi di una formale decisione del socio? Di fatto l'organo amministrativo di AMT, che ne ha la responsabilità, è stato del tutto esautorato e non è chiaro se l'atto di indirizzo è stato dato correttamente. La vendita delle quote chiude un capitolo della storia dell’azienda ma apre una nuova decisiva partita per il futuro del servizio trasporto pubblico locale. L’approccio proposto dall’attuale amministrazione non sembra tenerlo in considerazione.

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