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Cronaca Borgo Roma / Piazzale Ludovico Antonio Scuro

Dall'Ater di Verona 12 alloggi alla protezione civile per ospitare medici durante l'emergenza

A pochi chilometri dal Policlinico di Borgo Roma gli alloggi sono messi a disposizione in comodato d’uso gratuito alla Protezione Civile al fine di ospitare il personale sanitario

In questo particolare momento di emergenza sanitaria l’Ater di Verona, di fronte alle richieste pervenute dalla Protezione Civile provinciale, non può rimanere indifferente e, quindi cerca concretamente di fornire, per quanto può, un aiuto concreto. In pochissimo tempo, secondo quanto si apprende da una nota, l'Ater di Verona è riusciuto a mettere a disposizione 12 alloggi, siti in località Cadidavid, a pochissimi chilometri dal Policlinico di Borgo Roma, appena acquistati e sfitti, in quanto, al momento, la graduatoria degli assegnatari per l'anno 2020 del Comune di Verona non è ancora pronta.

Gli alloggi sono tutti dei trilocali composti da soggiorno con angolo cottura, due camere da letto e servizi, che verranno temporaneamente destinati all'emergenza coronavirus per 60 giorni, prorogabili in funzione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Sono concessi in comodato d’uso gratuito alla Protezione Civile al fine di ospitare, in primo luogo, il personale sanitario medico e paramedico, che presta servizio presso strutture sanitarie e che, per vari motivi, preferisce non rientrare presso la propria abitazione durante il periodo di riposo dal servizio. Al momento sono 16 gli operatori sanitari che hanno fatto richiesta degli alloggi, ma le richieste stanno, via via, arrivando, fino ad un massimo possibile di 36.

Alloggi per la protezione civile - Ater di Verona

Il presidente dell'Ater di Verona Damiano Buffo, a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione dichiara: «Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia ed alla collaborazione tra i vari enti come appunto la  Regione, l’ Ater, la Protezione Civile Comunale,  Provinciale, le case di riposo e le Aziende Ospedaliere che in così poco tempo sono riusciti a mettere in moto la macchina organizzativa.
C'è una grande soddisfazione nell'aver contribuito come Ater a dare una mano con un gesto concreto nell’aiutare i nostri operatori sanitari che sono i nostri eroi che in prima linea cercano ogni giorno col loro impegno di aiutarci a sconfiggere questo male del 21esimo secolo. In primo luogo un ringraziamento sincero va ad Agsm ed Acque Veronesi che hanno sposato il progetto e hanno deciso di assorbire i costi delle utenze, Ikea Italia che ha fornito tutto l'arredamento e a Valter Mion di Migross che ha donato stoviglie, accessori e suppellettili. Un grazie va anche alle piccole aziende o privati del territorio come: Bouygues E&S InTec S.p.A. e Dal Canal che con le loro donazioni sarà possibile provvedere all'acquisto di altri accessori e di sostenere le spese di ripristino degli alloggi a conclusione dell’emergenza.

«L’Amministrazione provinciale è stata parte attiva del progetto di contenimento del contagio al quale Ater Verona ed in particolare il suo presidente Damiano Buffo, hanno contribuito mettendo a disposizione degli appartamenti nuovi e completi di tutto. Coerentemente con il nostro ruolo di ente di raccordo tra i Comuni e la Regione, anche in materia di protezione civile, ci siamo attivati per coadiuvare Ater nel predisporre questo servizio di alloggio dedicato al personale dei principali nosocomi veronesi e delle RSA del territorio provinciale, raccogliendo il plauso di molti Sindaci e soprattutto quello di molti operatori. La Provincia e l’Ater sono due partners naturali di questa iniziativa perché entrambe operano sull’intero territorio veronese con lo stesso spirito di servizio e la stessa attenzione ai bisogni del cittadino», così il presidente della Provincia di Verona, dott. Manuel Scalzotto.

Alberto Cristani, di AOUI interviene dicendo: «Ringrazio pubblicamente per l’iniziativa di solidarietà in favore del personale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona; mettere a disposizione alloggi totalmente gratuiti per i nostri medici è un gesto nobile e di grande generosità. Ringrazio il Presidente per questo importante segnale di vicinanza nei confronti di chi, quotidianamente, si adopera con grande professionalità, dedizione e sacrificio nella battaglia contro il Covid-19».

«Ikea nasce da una visione, creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Questo è ancora più reale oggi, per il momento difficile che l’intera comunità sta vivendo e alla quale vogliamo dare il nostro supporto, - dichiara Fides Tosoni, Business Development and Transformation Manager Ikea Italia - Siamo felici di poter sostenere le comunità in modo concreto, mettendo a disposizione i nostri prodotti e la nostra competenza, per rendere migliore la vita in casa dei medici e degli infermieri che quotidianamente sono in prima linea, svolgendo un lavoro prezioso all’interno degli ospedali. Ci auguriamo che, una volta terminata l’emergenza, il nostro contributo possa essere destinato a persone e famiglie in difficoltà, perché nessuno rimanga indietro».

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