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Cronaca Centro storico / Via Leoni, 1

Profughi. Dei due cortei, uno solo autorizzato. "Scelta vergognosa"

La manifestazione di Verona ai Veronesi contro l'accoglienza dei profughi si farà, mentre quella di Assemblea 17 Dicembre di natura opposta è stata vietata dalla Questura

Siamo arrivati a lunedì 9 gennaio, giorno in cui erano state programmate le due manifestazioni nate a seguito della protesta dei profughi ospitati nell'ostello di Veronetta in via Santa Chiara. Il primo ad organizzare una manifestazione, contro l'accoglienza dei migranti, è stato il gruppo Verona ai Veronesi. Opposte le motivazioni delle associazioni unite sotto il nome di Assemblea 17 Dicembre, che sempre per oggi avrebbero voluto dimostrare con un corteo solidarietà ai migranti.

Le motivazioni contrastanti delle due manifestazioni avrebbero potuto creare problemi di ordine e sicurezza pubblica e così la Questura le ha vietate, chiedendo agli organizzatori di modificarne luogo e orario. Verona ai Veronesi ha deciso si spostare il suo corteo in pieno centro storico, con partenza alle 20.30 di stasera in piazza Bra e conclusione davanti alla Prefettura. Assemblea 17 Dicembre ha invece chiesto alla Questura il permesso di manifestare dalle 19 alle 22 in Porta Leoni.

Sembrava fosse la volta buona, ma lo è stato solo per Verona ai Veronesi. La Questura ha infatti autorizzato il loro corteo, mentre ha vietato quello di Assemblea 17 Dicembre che aveva presentato formale richiesta in un secondo tempo e che alla notizia ha così reagito: "Denunciamo la concessione del centro cittadino per una manifestazione del gruppo Verona ai Veronesi che, mascherandosi da gruppo apartitico, è in realtà direttamente collegato a organizzazioni di estrema destra come Forza Nuova. Le modalità con cui operano e le parole con cui si esprimono diffondono un clima d’odio e intolleranza inaccettabile, che dovrebbe imporre una forte presa di posizione delle istituzioni e della società civile. La Questura, invece, ha deciso di negare la possibilità a numerosi cittadini e cittadine di manifestare liberamente la propria solidarietà alle vittime di questa campagna razzista, negando il presidio in Porta Leoni".

"Le istituzioni veronesi - continua la nota di Assemblea 17 Dicembre - legittimano così la retorica violenta di chi fomenta la guerra fra le fasce più deboli della popolazione, combattendo i poveri anziché la povertà. In seguito alla vergognosa imposizione della Questura il presidio del 9 Gennaio in Porta Leoni è annullato. Rilanciamo fin da subito la mobilitazione per costruire una alternativa antirazzista attraverso campagne informative e iniziative di solidarietà, nella convinzione che non saremo soli in questo percorso. Invitiamo la cittadinanza a riflettere sulle minacce leggibili sui social di queste organizzazioni, nei confronti dei migranti e di chi li supporta. Tali minacce esprimono la vera natura di questi gruppi, rafforzandoci nell’intento di intraprendere un percorso condiviso d’inchiesta e di supporto alle lotte migranti. In questo clima di paura riteniamo comunque significativa la risposta che una parte della città ha già dato, non permettendo che almeno nel quartiere più multietnico, Veronetta, sfilasse l’ennesima manifestazione di intolleranza".

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