Materna senza riscaldamento: duecento bambini rispediti a casa
Ieri mattina, al rientro dalle vacanze, maestre e alunni si sono ritrovati in una struttura "polare". Il blocco della caldaia aveva fermato il riscaldamento. E' la terza volta in sei anni
Neppure il tempo di finire la calza piena di dolcetti e già a scuola: le vacanze sono finite. Eppure per i bambini della scuola materna Giovanni XXIII di San Giovanni Lupatoto il rientro in aula non è stato un trauma solo per la mancanza di dolciumi. Ieri infatti i bimbi si sono ritrovati in una scuola con una temperatura di soli otto gradi.
GREMBIULI GHIACCIATI - La caldaia è andata in in blocco e quindi non ha riscaldato l'acqua che circola nei termosifoni con la conseguenza che le stanze sono rimaste al freddo, questa l'origine della brutta sorpresa di questo lunedì dopo l'Epifania. Quando maestre e operatori scolastici sono entrati nell'edifico si sono immediatamente accorti della temperatura troppo bassa: solo 8 gradi. Il 10 gennaio 2011, esattamente due anni fa, si era verificato lo stesso inconveniente. Il riscaldamento non era entrato in funzione e i bambini erano stati rispediti a casa o ospitati nella vicina scuola elementare Cangrande. Stessa storia anche cinque anni fa.
RIENTRO D'EMERGENZA - Così ieri mattina oltre 200 bimbi sotto i sei anni sono dovuti tornare a casa a malapena mezz'ora dopo l'arrivo nella struttura. Moltissime le difficoltà per i genitori: chi è corso indietro dal lavoro, chi ha dovuto lasciare la casa nonostante fosse in malattia e chi ha messo in allerta nonni, zii e amici per recuperare il figlio infreddolito. Il problema maggiore è stato per quelle famiglie che si affidavano completamente allo scuolabus: per poco meno di una ventina di bambini non è stato possibile trovare una soluzione alternativa alla scuola. Così le maestre li hanno concentrati nella stanza meno fredda dell'edificio e li hanno accuditi fino a mezzogiorno, quando è stato possibile farli tornare a casa.
