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Cronaca San Massimo / Piazza Risorgimento

Rapina un supermercato, ma all'uscita trova i carabinieri che lo arrestano

Il colpo è avvenuto ai danni del Supermercato Vivo in zona San Massimo a Verona, ma il rapinatore era stato già individuato dalle forze dell'ordine che in borghese stanno collaborando per aumentare i controlli in città

Le sue iniziali sono G.M., è originario di Isola di Capo Rizzuto (provincia di Crotone, Calabria) ed è lui il 41enne arrestato in flagranza di reato ieri, 26 febbraio, per la rapina avvenuta intorno alle 19 al supermercato Vivo di piazza Risorgimento, zona San Massimo a Verona.

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L'arresto è stato eseguito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Verona e dai colleghi della stazione di San Massimo, all'interno però di un'ampia operazione che ha visto carabinieri e poliziotti collaborare per contrastare l'improvviso aumento di rapine registrato nel capoluogo scaligero. Questi reati avevano aumentato il sentimento di insicurezza di cittadini ed esercenti e per questo sia gli uomini dell'Arma che quelli della Polizia hanno realizzato una serie di controlli congiunti del territorio in modo da prevenire e all'occorrenza reprimere rapidamente eventuali nuovi casi di rapina. La città non è stata militarizzata perché questi controlli sono stati eseguiti soprattutto da agenti e militari in borghese che si sono suddivisi gli obiettivi ritenuti più sensibili in continuo coordinamento.

Questi controlli e l'arresto di G.M. sono stati al centro di una conferenza stampa congiunta di carabinieri e poliziotti veronesi, tenuta nel comando provinciale dell'Arma in via Salvo D'Acquisto a Verona.

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L'arresto del rapinato è avvenuto intorno alle 19, ma l'operazione era partita circa un'ora prima quando i carabinieri hanno notato un'auto sospetta in via San Marco. Tenendola d'occhio hanno richiesto a distanza di svolgere degli accertamenti. La risposta ricevuta è stata che l'auto risultava rubata. È così continuato il discreto inseguimento, ma nel traffico cittadino l'auto è riuscita a disperdersi. La qualità e il dispiegamento delle forze dell'ordine ha permesso di rintracciare l'auto parcheggiata in via Calabria. Non distante da dove l'auto era stata parcheggiata c'era il supermercato Vivo e così i carabinieri hanno sospettato che proprio quel supermercato che non ha un impianto di videosorveglianza poteva essere colpito. Quando i militari si sono presentati all'ingresso del supermercato hanno visto G.M. uscire con in tasca i soldi appena rapinati alla cassiera, 1.270 euro, e in mano una pistola caricata a salve. È stata questione di pochissimi secondi, i carabinieri l'hanno subito immobilizzato, traendolo in arresto prima ancora che dal supermercato potesse scattare l'allarme per la rapina appena consumata.

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G.M., pluripregiudicato, è stato arrestato per rapina aggravata ma su di lui pendeva già un ordine di carcerazione perché evaso dagli arresti domiciliari. All'arresto è seguita poi la perquisizione da parte degli uomini della squadra mobile della polizia di Verona in quello che l'arrestato ha dichiarato essere il suo momentaneo domicilio in città. L'uomo infatti era da un po' di tempo ospitato in un appartamento in vicolo Madonnina da una coppia estranea alla sua attività criminosa. Da questa perquisizione, sia i carabinieri e sia i poliziotti hanno ricavato delle informazioni che potrebbero essere utili alle indagini per le altre rapine avvenute nei giorni scorsi a Verona. Al momento però nessuno si è sbilanciato e quindi è prematuro affermare che G.M. è l'autore anche di altre rapine.

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